Lonate, UeL evoca lo spettro ‘ndrangheta in Comune. Carraro: «Pronti alla querela»

LONATE POZZOLO – Fra le tante accuse, l’opposizione di Uniti e Liberi pone un dubbio dai toni inquietanti: che sullo sfondo della maggioranza a Lonate Pozzolo faccia capolino la ‘ndrangheta. Scrivono: «La presenza della ‘ndrangheta è un grosso problema lonatese, ma siamo sicuri che tra chi sostiene questa maggioranza non ci sia chi la appoggia o comunque non la condanna?». Probabilmente è una pesante forzatura, che insinua un dubbio allarmate e che, comunque, ha bisogno di riscontri. In caso contrario, rischia di essere confusa con la più greve diffamazione. Se qualcuno sa qualcosa, invece di spargere veleni, prenda carta e penna e denunci chiaramente nei luoghi deputati.

La testimonianza di Carraro

Ieri, 5 marzo, anche Elena Carraro ha preso parte alla giornata formativa sul tema degli atti intimidatori, rilasciando una testimonianza pubblicata sul sito di Anci Lombardia. Questa:

Anche Elena Carraro, sindaco di Lonato Pozzolo dal 2023, ha raccontato la sua storia di amministratore vittima di intimidazioni e ha sottolineato l’importanza della denuncia:

“Il mio Comune – ha spiegato – è un territorio molto complesso, dove la presenza della ‘ndrangheta è fortissima. Ho iniziato a subire atti intimidatori già a partire dalla campagna elettorale, attraverso i social con la creazione di una pagina specifica che ha visto una serie di intimidazioni ai miei danni. Da lì ho denunciato. Sono seguite minacce anche ai danni di un assessore, che purtroppo non è stato eletto.

Ancora oggi, continuo a ricevere intimidazioni da questo profilo social perché troppo vicina alle forze dell’ordine, una scelta che ho fatto per dare un segnalo preciso e importante. La settimana prossima verrà posizionata una pietra d’inciampo ma sono stata inviata a non partecipare perché persona non gradita.

Non è semplice quello che sto subendo, ma l’importante è denunciare perché le forze dell’ordine sono al nostro fianco, perché non bisogna piegarsi alle intimidazioni e per dimostrare che si può anche andare avanti”

Uniti e Liberi attacca

Per Uniti e Liberi è diventata l’occasione per incalzare sul tema della legalità. Con accuse anche pesanti.

Primo consiglio comunale della giunta Carraro, 29 maggio 2023, la capogruppo di Uniti e Liberi Nadia Rosa chiede se la consulta della legalità verrà mantenuta a Lonate Pozzolo. La sindaca risponde: “Tutto il resto delle domande che la Consigliera Nadia Rosa ha posto avrà le sue risposte ai tempi debiti, abbiamo cinque anni per cui noi abbiamo tutto il diritto di darle le risposte nei tempi e nei modi in cui noi riteniamo opportuno”.

Con comodo, a distanza di oltre quattro mesi, il 4 ottobre vengono richiesti ai gruppi consigliari i nominativi da inserire nella Consulta per la legalità, da comunicare velocemente, entro il 12 ottobre. Siamo a inizio marzo, sono passati altri cinque mesi e la consulta per la legalità non è mai stata convocata.

Leggendo la pagina social della sindaca del 5 marzo, sembrerebbe invece che ci sia una grande urgenza perché la consulta si metta al lavoro. La sindaca Carraro ha dichiarato davanti a “molti Sindaci lombardi” la complessità del territorio lonatese, “dove la presenza della ‘ndrangheta è fortissima.”

Non solo, dalle parole della sindaca, è molto chiaro che addirittura c’è una pagina social legata alla ‘ndrangheta che porta avanti atti intimidatori continui contro di lei. C’era tutto il tempo (siamo a dieci mesi ormai…) per fingere almeno di voler portare avanti un percorso di legalità trasversale e condiviso, ma nulla si è mosso.

E invece è agli atti una testimonianza assai confusa della sindaca alla Lombardia intera, in cui si parla di pagine social legate alla ‘ndrangheta che la attaccano, di assessori non eletti (?) e di una sua forte “scelta” di essere vicina alle forze dell’ordine (e ci mancherebbe! Cos’altro voleva scegliere?).

Si può leggere il testo dell’intervento della sindaca Carraro sul sito di ANCI Lombardia, dove si è svolta una giornata formativa sul tema degli atti intimidatori.

Piena solidarietà a chi subisce atti intimidatori e diffamatori, ma attenzione a non confondere le minacce con gli sfottò.

La presenza della ‘ndrangheta è un grosso problema lonatese, ma siamo sicuri che tra chi sostiene questa maggioranza non ci sia chi la appoggia o comunque non la condanna?

«Valutiamo la via legale»

Immediata la replica del sindaco: «Sono attacchi gravi», dice Carraro. «Parlerò con la mia maggioranza. Se dovessero sentirsi offesi o la ritenessero una frase troppo pesante, valuteremo di passare alle vie legali». Fino alle precisazioni sul suo intervento all’Anci: «Si tratta di uno stralcio, un po’ impreciso in alcuni passaggi. Sappiamo delle vicende di ‘ndrangheta che spesso sono passate alla cronaca lonatese. Ma fondamentalmente in questa testimonianza faccio riferimento al clima di odio e intimidazione che ha accompagnato la campagna elettorale. E che ancora va avanti».

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