Lonate, l’Unione agricola si scioglie e dona tutto: 110mila euro alle associazioni

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LONATE POZZOLO – Una somma complessiva di 110mila euro, che è stata suddivisa e destinata alle varie realtà di Lonate Pozzolo. Questa la scelta dell’Unione agricola e immobiliare, gruppo che dopo oltre un secolo di storia ha deciso di sciogliere l’associazione. E quindi di donare il proprio patrimonio alle organizzazioni di volontariato che quotidianamente investono tempo ed energie per migliorare il territorio. Sono quelle forze che lavorano per supportare ci non è autosufficiente. Sono quelli che sostengono i bimbi e il loro futuro. Sono le persone che danno una mano alle fasce più fragili e agli anziani.

I valori restano

La cifra totale è stata suddivisa in sei buste è consegnata oggi, 12 ottobre, alle associazioni. Un ultimo gesto di collaborazione fra le varie realtà. Nata agli inizi del Novecento come cooperativa di lavoratori – con lo scopo di condividere le attrezzature principali usate nei campi – oggi l’Unione agricola ha dovuto fare i conti con il tempo che cambia: «La trasformazione sociale e l’inesorabile avanzare dell’età media dei soci – ex coltivatori e contadini, figure professionali che non esistono più – ci ha portati a un capolinea nelle attività. Ma non nei valori creati», hanno reso noto il presidente Giuseppe Locati, il vice Santino Piatti e il tesoriere Riccardo Canziani (nella foto foto sotto).

Da qui, la donazione del patrimonio rimasto, grazie all’aiuto di Alessandro Zaro. L’obiettivo è «trasferire parte dei frutti che una generazione di uomini ha saputo valorizzare con i suoi sacrifici, con l’intento di contribuire a raggiungere altri scopi sociali». Insomma, una sorta di «passaggio di un testimone fra generazioni, simbolo dei diritti dell’uomo e dei suoi valori, principi sovrani da proteggere attraverso la macchina della solidarietà e attraverso una crescente consapevolezza delle patologie e dei problemi che affliggono diversi elementi e che si manifestano attraverso il disagio e l’emarginazione». Oltre a «conservare nel tempo i segni di una società oggi industriale nata da una civiltà rurale».

Le associazioni sostenute

Della cifra complessiva, 50mila euro sono stati donati alla Fondazione Centro Anziani. Che utilizzerà le risorse non solo per sostenere le attività ma anche per ripagare la recente installazione dei pannelli fotovoltaici. Invece, 20mila sono stati destinati alla parrocchia per finanziare le numerose iniziative rivolte alla comunità e ai giovani. Alla Fondazione Carlo Sormani sono andati 15mila euro, da investire sulla struttura e quindi sul futuro dei bimbi: lo scopo è sistemare il piano superiore per i servizi dei piccoli con disagi e disabilità, in particolare rivolto all’autismo. All’associazione Triade sono andati 10mila euro, per creare nuove opportunità alle persone con disturbi dello spettro autistico e offrire settimane e weekend di autogestione. Altri 10mila euro al Perograno – che aiuta le persone disabili – per ristrutturare la propria sede. E, infine, 5mila euro all’Ancescao, che investirà la cifra per l’acquisto di un nuovo mezzo di trasporto.

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