Verso il polo integrato per sanità e sociale: servizi del Comune nel vecchio ospedale di Legnano

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LEGNANO – Il primo piano dell’edificio ex Malattie infettive e due locali all’interno dell’ex portineria di via Candiani: saranno concessi in comodato gratuito per 50 anni al Comune di Legnano in base all’atto integrativo al Protocollo d’intesa per la valorizzazione e la riqualificazione del vecchio ospedale civile (nella foto). L’atto integrativo, firmato da Asst Ovest Milanese e amministrazione comunale, aggiorna e perfeziona il protocollo stipulato nel giugno 2015 alla luce dei tanti cambiamenti normativi intervenuti nel corso di oltre 8 anni e di una situazione profondamente mutata.

Fra gli obiettivi specifici indicati nell’atto integrativo, la realizzazione della Casa di comunità (servizio vaccinale, centro prelievi, ufficio protesi e ausili, ambulatori per la cronicità e dei medici di medicina generale), dell’Ospedale di comunità (posti per degenti con malattie croniche per bisogni assistenziali di brevi periodi), l’attivazione della Centrale operativa territoriale (Cot) e la sede della direzione del Distretto Legnanese.

Gli uffici trasferiti entro il 2024

Nel dettaglio, presumibilmente entro il 2024 al Comune sarà concesso il primo piano dell’edificio ex Malattie infettive per complessivi 1.200 metri quadrati, dove saranno collocati servizi sociali erogati direttamente o tramite Azienda So.Le; nell’ex portineria saranno invece riservati due locali, di cui uno in condivisione, con il front-office del Punto unico di accesso (Pua). Al termine dei lavori saranno inoltre trasferiti nella Casa di comunità il consultorio familiare e il servizio di medicina legale, ora nel Parco ex Ila in edifici di proprietà del Comune e in comodato ad Asst.

Pavan: «Stop a binari paralleli»

«Con questo atto chiudiamo un lavoro con l’Asst necessario per ridefinire le funzioni nell’ospedale vecchio alla luce di uno scenario radicalmente cambiato rispetto al 2015 – sottolinea Lorena Fedeli, assessore alla “città futura” – Come amministrazione ci siamo adoperati affinché Asst possa realizzare gli interventi sugli edifici del vecchio ospedale necessari a ospitare nuove funzioni».

Per Anna Pavan, assessore al “benessere e sicurezza sociale” «abbiamo fatto, insieme con Asst, un passo importante per chiarire un concetto fondamentale: assistenza sanitaria e assistenza sociale non devono viaggiare più su binari paralleli, ma devono integrarsi e costituire per il cittadino un unico interlocutore nel momento in cui questo si presenta con una necessità. Risiedere nel medesimo luogo, con un unico punto di accesso per gli utenti nella portineria vecchia, favorirà sicuramente quell’integrazione prevista anche dalle leggi regionali».

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