A Lonate “Il contrabbandiere di libri” di Berra. Lettura itinerante lungo via Gaggio

LONATE POZZOLO – Leggere, raccontare, ripercorrere i luoghi che hanno fatto la storia. Domenica, primo ottobre, verrà presentato il romanzo storico “Il contrabbandiere di libri” di Pietro Berra. L’ultimo lavoro del giornalista, scrittore e poeta verrà presentato mentre si percorre la via del Gaggio, disseminata di reperti risalenti a varie epoche. L’appuntamento è in agenda alle 15 al Centro Parco Ex Dogana Austroungarica di Lonate Pozzolo.

Leggere camminando

Il romanzo è ambientato nel Risorgimento. E non a caso il ritrovo sarà all’ex dogana: antico confine tra il Lombardo-Veneto dove i libri stampati dalla Tipografia Elvetica di Capolago – al centro della narrazione – erano vietati, e il Regno di Sardegna dove invece potevano circolare liberamente. Da lì si snoderà un breve cammino, inframmezzato di racconti e letture. L’autore dialogherà con Tiziana Pella e la partecipazione è libera senza prenotazione. In caso di maltempo si svolgerà interamente nell’ex dogana.

Berra e il suo lavoro

Berra è giornalista, scrittore e poeta. Ma anche camminatore, che con l’associazione “Sentiero dei Sogni” si occupa della narrazione e valorizzazione dei paesaggi culturali. Ha dedicato cinque anni di ricerche, vagabondaggi e scrittura alla ricostruzione di una storia tra le più importanti – e allo stesso tempo dimenticate – del Risorgimento italiano. In un periodo cruciale per la nascita dell’Europa moderna, a cavallo dei moti del 1848, si incrociano attorno ai torchi della Tipografia Elvetica di Capolago i destini di una serie di personaggi che hanno gettato le basi dell’Italia unita, della Costituzione svizzera, della Croce Rossa Internazionale.

La trama

Il protagonista principale di questo romanzo storico è Luigi Dottesio: fu un martire della libertà di stampa, impiccato nel 1851 a Venezia per aver diffuso libri. Organizzò il contrabbando di centinaia di volumi vietati dagli austriaci. E ritenuti invece da Giuseppe Mazzini «l’arma più potente» a disposizione dei rivoluzionari, avvalendosi degli “spalloni” attivi sui monti tra il Canton Ticino e il lago di Como nonché di una rete di librai militanti diffusa in tutto il Lombardo-Veneto. La storia d’amore interclassista che lo lega a Giuseppina Bonizzoni, donna più grande di lui, madre di sei figli e patriota irriducibile, è il filo rosso che attraversa un Risorgimento sottratto alla retorica e riscoperto come un formidabile incubatore di ciò che siamo oggi, nel bene e nel male. Non lontano dal luogo della presentazione, a un passo da Malpensa, si svolge una delle scene clou del romanzo, con Giuseppina Bonizzoni che insegue l’imperatore Francesco Giuseppe per chiedergli di graziare il suo compagno

Il marchio helvetica

Il libro è stato pubblicato dalla sessa Tipografia Helvetica, tornata a nuova vita nel 2015 nella storica sede secentesca di Capolago, in riva al Ceresio, con una “h” in più nel marchio per distinguerla da quella risorgimentale e perché per stampare i libri utilizza il carattere helvetica.

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