M24 TV – Il presidente degli industriali varesini: «Resilienza contro la pandemia»

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LONATE POZZOLO – «Quindici giorni di lockdown e sarà tutto finito». Ci hanno detto proprio così, esattamente 12 mesi fa. E invece è passato un anno, ma non la pandemia. Con il Covid che da emergenza sanitaria è diventato nel frattempo emergenza sociale e anche economica. E le imprese del sistema produttivo varesino che, dopo la paura della prima “grande serrata”, hanno iniziato a cambiare vision imprenditoriale passando dalla resistenza alla resilienza. Senza trascurare innovazione e lavoro, quello vero. Temi affrontati con Roberto Grassi, imprenditore e presidente dell’Unione industriali della provincia di Varese ospite di Malpensa24 web Tv.

Resilienza

«Il Covid ci ha posto di fronte a una grande sfida – ha spiegato Roberto Grassi – quella di cambiare completamente il nostro modo di fare impresa. Un cambiamento che ha comportato da un lato l’impegno a salvaguardare l’aspetto produttivo, dall’altro quella di attrezzare le nostre industrie alle sfide che la pandemia ci ha posto di fronte. E, seppure i dati del 2020 sono negativi rispetto al 2019, il sistema industriale della nostra provincia ha retto nella prima fase e poi reagito».

Sintonia con il premier Draghi

Sintonia con il nuovo premier, che nel discorso inaugurale da Primo ministro ha toccato le corde giuste. Le stesse sulle quali Roberto Grassi e Univa hanno insistito, anche con un atteggiamento critico nei confronti del governo Conte. Corde quali la resilienza, la necessità di investire nel comparto economico, ma anche sui giovani e la loro formazione. «Perché – dice Grassi – non si può fare impresa senza far crescere le nuove generazioni. Ma anche senza considerare, ad esempio, le Olimpiadi invernali che possono essere un importante fattore anche in campo economico e turistico». Per questo Grassi ha espresso soddisfazione per Mario Draghi e il suo governo.

Malpensa e le infrastrutture del territorio

L’aeroporto come realtà economica di livello nazionale e, per numero di impiegati, più grande di tutta la Lombardia, ma anche come infrastruttura strategica per le imprese, «perché lo scalo è territorialmente in provincia di Varese, ma stiamo parlando dell’aeroporto di tutto il Nord Italia». E senza dimenticare Pedemontana e gli sviluppi delle rete ferroviaria che hanno al centro proprio Malpensa. «Il nostro sistema ha bisogno di infrastrutture. Quelle tradizionali come strade, ferrovie e aeroporto, ma anche quelle digitali, che questa pandemia ha reso ancor più indispensabili di quanto già fossero solo un anno fa».

L’economia produttiva di Varese chiude il 2020 in perdita: -10% sulla media annuale

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