Mafie, ex Tribunale intitolato a Livatino fra i “Passi di legalità” a Legnano

legnano mafie legalità eventi tribunale

LEGNANO – Sarà intitolato al giudice Rosario Livatino l’edificio comunale in via Gilardelli a Legnano, già sede del Tribunale (nella foto sopra). La cerimonia, prevista nel marzo del prossimo anno, rientra fra le attività comprese nel progetto “Passi di legalità” presentato oggi, venerdì 17 novembre (sotto) per la promozione della legalità e il contrasto alle mafie; progetto che l’amministrazione comunale sta mettendo in campo, in collaborazione con Avviso Pubblico e Libera, grazie al finanziamento ricevuto nel 2022 dal ministero dell’Interno, pari a 33.500 euro.

A proposito di Avviso Pubblico, associazione di enti pubblici che conta 565 soci fra cui 527 Comuni e 11 Regioni, il sindaco Lorenzo Radice sottolinea di aver «riattivato la collaborazione dormiente con essa. Più che fare controlli sulla regolarità delle procedure, preferiamo cambiarle per renderle più sicure, il che è molto più difficile e ritiene molto più tempo, come alle sanzioni preferiamo promuovere la cultura del rispetto di leggi e regole. L’illegalità, in particolare di stampo mafioso – aggiunge – è un fenomeno diffuso sul territorio che necessita di risposte di rete: una rete fatta di associazioni, come in questo progetto, e con le forze di polizia, come nel caso del protocollo firmato con la Guardia di finanza sulla gestione dei fondi Pnrr».

Fare rete con il territorio

Sui beni confiscati alle mafie, il sindaco di Legnano osserva: «È importante dare un segnale simbolico, ma non basta». Quanto alle risorse ricevute dal Viminale nell’ambito del “progetti di promozione della cultura della legalità e ristoro danni ad amministratori locali minacciati”, l’amministrazione legnanese ha fatto riferimento a quanto accaduto all’inizio del 2021 quando, a pochi mesi dall’insediamento, il sindaco, alcuni assessori e consiglieri della maggioranza trovarono volantini di scherno e di accuse davanti alle loro abitazioni. «La nostra politica – riprende Radice – è denunciare nel momento in cui si presenta una illegalità, come accadde con quei messaggi sotto casa che non erano una goliardata».

Eligio Bonfrate, consigliere comunale incaricato per la promozione della cultura della legalità e referente politico, in rappresentanza del comune di Legnano, nell’associazione Avviso Pubblico, sottolinea che «le iniziative puntano a diffondere la cultura della legalità non solo presso i cittadini, ma anche negli enti locali e nei loro amministratori. Il coinvolgimento delle scuole e degli altri Comuni del territorio è ampiamente supportato e auspicato da Avviso Pubblico: l’illegalità, infatti, non si ferma ai confini comunali, e il contrasto deve avvenire a livello di territorio. Il mio augurio è che il fondo del ministero da cui abbiamo ricevuto i contributi in futuro non ci sia più, perché vorrebbe dire che non ci sono più minacce ad amministratori pubblici».

Fra i fattori che favoriscono l’illegalità nella pubblica amministrazione, la responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione, la segretaria comunale Sandra D’Agostino, indica «la scarsa informatizzazione, e quindi la mancanza di tracciabilità delle pratiche, e l’assenza di responsabili».

Tutti le iniziative in programma

In concreto, la scorsa settimana hanno preso il via le iniziative di formazione anti corruzione, con il primo dei due laboratori rivolto alle figure del personale comunale che collaborano con D’Agostino; le altre interesseranno gli amministratori dei Comuni del Patto dei sindaci, i dirigenti e il personale del Comune di Legnano e il personale delle società partecipate. La serata di formazione destinata agli amministratori, in programma il 30 novembre a Palazzo Malinverni, verterà su un argomento di stringente attualità per i Comuni, ovvero “Il Pnrr nel contesto lombardo e il ruolo degli enti locali. Il sistema anticorruzione fra teoria e prassi”: relatori saranno Domenico Ielo, avvocato in Diritto pubblico dell’economia, ed Enrico Carloni, professore ordinario di diritto amministrativo e direttore del Centro studi Legalità e partecipazione del dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Perugia. Giovedì 23 novembre alle ore 21.00 a Palazzo Leone da Perego, sempre in collaborazione con Avviso Pubblico, l’autore Marco Omizzolo presenterà il libro “Sfruttamento e caporalato in Italia. Il ruolo degli enti locali nella prevenzione e nel contrasto”. 

Fra le altre attività di promozione della legalità in collaborazione con l’associazione Libera, figurano l’intitolazione di un’area verde nell’area ex Cantoni “alle bambine e bambini vittime innocenti della violenza mafiosa” del 28 ottobre scorso, lo spettacolo teatrale di stasera “Sono Stato anch’io. La mia vita in fuga dalla mafia” al Teatro Tirinnanzi, dedicato alla vicenda di Piero Nava, che questa mattina è stato rappresentato per le scuole, e la citata intitolazione dell’ex Tribunale al giudice Livatino.

legnano mafie legalità corruzione – MALPENSA24