BUSTO ARSIZIO – Troppo alto il rischio di “finire sotto” in commissione: la giunta ritira la delibera sulla pipì dei cani e la seduta della commissione lavori pubblici in programma per questa sera, 21 febbraio, viene annullata in extremis. Dopo il “caos” di ieri, 20 febbraio, in commissione bilancio – con la lite tra Max Rogora di FdI e l’assessore Maurizio Artusa – sarebbe stato il sindaco in persona a dire stop. Per scongiurare altri “casini”.
“Questa commissione non s’ha da fare”
Fine della ricreazione, dunque. I dubbi di alcuni consiglieri di maggioranza sulla modifica al regolamento di polizia urbana, promosso in giunta dall’assessore alla sicurezza Salvatore Loschiavo, circolavano da giorni. Per una questione di merito – non convince fino in fondo l’obbligo di portare in giro la bottiglietta d’acqua per lavare la pipì dei cani in strada e sui muri – ma anche, e forse soprattutto, per una questione di metodo. Vale a dire la mancata consultazione preventiva dei consiglieri sull’iniziativa. E così tra i gruppi consiliari dei partiti di maggioranza (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia), ma anche tra i civici della Lista Antonelli, si era fatta strada l’idea di dare «un segnale» all’assessore Loschiavo, con l’astensione al voto sulla delibera della pipì dei cani.
Caso politico sventato?
Un caso politico, insomma. Che rischiava di arrivare ad appena 24 ore dallo “spettacolo” dato in commissione bilancio sulla delibera per l’affidamento dei servizi di riscossione, ennesimo segnale di insofferenza da parte di chi siede sui banchi del consiglio nei confronti di chi si trova dietro il “bancone” della giunta. Così il sindaco Antonelli ha preferito blindare la maggioranza, annullando la seduta di commissione in programma per questa sera alle 18.30. «Non avrà luogo a causa del ritiro della delibera» la comunicazione fatta pervenire poche ore prima della convocazione ai membri dell’organismo consiliare presieduto da Luca Folegani (FdI). La modifica al regolamento per la pipì dei cani verrà a questo punto stralciata anche dall’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per martedì 27 febbraio. Basterà a “lavare via” anche i dissidi che montano in maggioranza oppure la polvere è solo finita sotto il tappeto?