Malpensa, Brunini (Sea): «Scetticismo sull’idrogeno. Ma non c’è alternativa»

Malpensa aerei idrogeno brunini

MALPENSA –  «Percepisco scetticismo sul nostro impegno sull’idrogeno, ma non esistono alternative». Lo afferma l’amministratore delegato di Sea Armando Brunini, intervenuto oggi 13 marzo a Milano durante l’evento “Idrogeno verde e aviazione. La sfida di oggi per un domani di voli ad emissioni zero”.

Aerei elettrici o a idrogeno

I vertici della società di gestione di Malpensa e Linate sottolineano che «le analisi dicono che per la componente di emissioni per gli aerei in volo il Saf (il carburante sostenibile per l’aviazione) da solo non sarà sufficiente, bisogna per forza fare un salto tecnologico, aerei elettrici per le soluzioni più piccole, a idrogeno per quelli di maggior dimensioni». Airbus scommette su questa tecnologia e,  aggiunge Brunini, «è giusto premiare il loro coraggio».

A Malpensa la produzione 

Airbus punta al 2035. «Questa sfida – spiega Brunini  è una maratona e il nostro approccio con l’idrogeno è di avere obiettivi intermedi». Già nel 2024, «costruiremo il primo piccolo impianto di produzione di idrogeno in un aeroporto. Non servirà immediatamente gli aerei, ma i mezzi a terra e sarà una prima pietra miliare per rendere i nostri aeroporti pronti per l’idrogeno. Il nostro impegno è sempre più solenne ed iniziano ad esserci i primi obiettivi quantitativi».

L’anno si è aperto bene 

Armando Brunini fa il punto anche sull’andamento del mercato per Malpensa e Linate. Per quanto riguarda il 2023, «l’anno si è aperto bene, in linea con le aspettative. Ci stiamo avvicinando ai dati del 2019 anche se non ci siamo ancora completamente». E aggiunge: «Diverse compagnie stanno tornando, quindi siamo piuttosto ottimisti per l’estate. La programmazione ad oggi è buona, chiaro che c’è grande volatilità e le cose possono cambiare all’istante. Siamo impegnati perché l’estate sia una buona estate. L’aeroporto di Linate, essendo un aeroporto prevalentemente domestico-europeo, ha dati piuttosto simili al 2019, mentre Malpensa è ancora un pochino indietro ma in miglioramento continuo perché c’è buon fermento nella parte intercontinentale, che è quella che sta tornando con più ritardo».

L’estate 2023 

L’au di Sea è convinto che per il settore degli aeroporti «sarà difficile anche l’estate 2023 perché continua a essere complicato trovare risorse qualificate in vari settori, incluso il nostro. Noi ci stiamo preparando per tempo. L’anno scorso tutto sommato ce la siamo cavata, faremo del nostro meglio perché il servizio sia all’altezza. Molto dipenderà anche da quello che succede in Europa, non soltanto da quello che accade localmente. Se come l’anno scorso gli aerei partono con quattro ore di ritardo dagli aeroporti europei, diventa più complicata la gestione del servizio da noi. Ma appunto noi ci stiamo preparando: apriamo anche il terminal 2 di Malpensa proprio per dare più capacità e più sfogo al servizio». 

Malpensa aerei idrogeno brunini – MALPENSA24