Emirates, è sciopero per la cessione del cargo a Malpensa

MALPENSA – Crisi Emirates, lo scontro sindacale è aperto. Il prossimo 6 luglio nell’ambito dello sciopero generale del trasporto aereo si fermerà anche il personale italiano della compagnia araba. Lo rendono noto Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, spiegando che «a partire da luglio la compagnia degli Emirati intende cedere il ramo d’azienda italiano, legato all’attività del cargo ad una società di nuova costituzione, denominata Cargo Plus». La esternalizzazione del servizio cargo è il primo passo di un profondo Piano di ristrutturazione che  prevede una fuoriuscita dalla compagnia sul territorio italiano di più del 50% dell’attuale organico, per un un numero di 87 dipendenti su 157 totali.

Dumping sociale

A creare preoccupazione è il fatto che Emirates non intenda tornare sui propri passi e che Cargo Plus, nonostante le ripetute richieste da parte dei sindacati per il mantenimento del contratto nazionale del trasporto aereo, intende applicare il ccnl del commercio ai suoi dipendenti. «Questo comporterebbe – spiegano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – la perdita di tutele normative e sociali per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti e ancor di più contribuirebbe a favorire il fenomeno di dumping sociale e salariale che cerchiamo di contrastare da anni in quanto maggior causa dei conflitti sociali».

Il Decreto rilancio

Le parti sociali chiedono infine che anche per Emirates debba valere il rispetto dell’articolo 203 del Decreto Rilancio che prevede per tutte le compagnie aeree e tutte le imprese che operano e impiegano personale sul territorio italiano l’applicazione ai propri dipendenti di trattamenti retributivi non inferiori a quelli minimi stabiliti dal Ccnl del trasporto aereo. 

Crisi Emirates, il cargo italiano ceduto ai tedeschi

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