MALPENSA – A tre anni di distanza dalla stoica battaglia dei dipendenti FedEx contro i licenziamenti annunciati nel 2018, l’incubo di restare senza lavoro torna prepotentemente a bussare alla porta alla Cargo city di Malpensa. I vertici italiani, in una lettera inviata a tutti i lavoratori, parlano di uno snellimento dell’azienda per rendere l’organizzazione più agile. Secondo Bloomberg queste parole nascondono un piano di licenziamenti in tutta Europa fino a 6.300 unità, ultimo atto del piano di integrazione con Tnt Express iniziato nel 2016. A Malpensa è già allarme.
Sindacati preoccupati
Le organizzazioni sindacali sono state convocate il prossimo 25 gennaio a Roma e tre giorni dopo a Malpensa. Sarà probabilmente l’occasione per conoscere i dettagli del Piano di revisione di FedEx in Europa, per capire se le indiscrezioni di Bloomberg sono veritiere e – nello specifico – sapere se i licenziamenti interesseranno anche il muxi hub di FedEx alla Cargo city di Malpensa, la più importante base del Sud Europa per il colosso americano delle spedizioni. «Siamo fortemente preoccupati ogni qualvolta un’azienda parli di snellimento», dichiara il sindacalista Massimo Legramandi (Ugl). «Lo diciamo da subito: siamo pronti a discutere su strategie di riorganizzazione, ma i posti di lavoro delle persone non si toccano».
I licenziamenti in FedEx
Nel 2018 l’azienda annunciò 315 esuberi strutturali, di cui 35 a Malpensa. Al termine di una lunga stagione di scioperi si trovò l’accordo: Fedex ritirò gli esuberi facendo ricorso a ricollocazioni interni e incentivi all’esodo.
Ora la nuova fase del processo di integrazione societaria e di fusione di Fedex e Tnt avrà sulla forza lavoro in Europa un impatto compreso tra 5.500 e 6.300 persone, in particolare tra i team operativi e le funzioni di back-office. L’azienda ha detto che discuterà con i sindacati l’approntamento di misure di sostegno, che varieranno da Paese a Paese e potranno includere licenziamenti volontari, riassegnazione ad altri ruoli e accesso prioritario alle posizioni aperte. La fase di consultazione durerà diciotto mesi.