Finto 007 di Malpensa patteggia a due anni. Fu anche candidato a Gallarate

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MALPENSA – «Sono un agente segreto. Ho fatto parte della scorta di Putin ed ero al G8. Te lo risolvo io il problema». Corrado Limido, 56 anni di Bellinzago, nella vita reale era in realtà un semplice impiegato di Malpensa. Era riuscito ad entrare nella Uil e a garantirsi, in qualità di sindacalista, un pass per attraversare indisturbato ogni angolo dell’aeroporto.

Ho fatto la scorta a Putin

La storia delle conoscenze nella late sfere di servizi segreti e Guardia di Finanza gli serviva per dare concretezza alla sua attività parallela: quella di truffatore. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri di Novara, che arrestarono Limido nel 2016 al termine di una complessa inchiesta, il falso 007 aveva messo in piedi una vera e propria attività di strozzinaggio attraverso la quale aveva irretito per anni liberi professionisti, imprenditori e commercianti tra il basso Varesotto e il Novarese. Ieri, mercoledì 17 febbraio, come riporta il quotidiano La Stampa, Limido, assistito dagli avvocati Ignazio La Russa, ex ministro, e Fabrizio Cardinali, ha patteggiato una pena a due anni per tentata estorsione e millantato credito davanti al giudice novarese Rossana Mongiardo. Nel tempo il 56enne ha provveduto al risarcimento di alcune delle vittime. Il sistema messo in piedi era semplice ma efficace: Limido, millantando agganci nelle alte sfere, si proponeva alla vittima quale soluzione a qualunque problema. Naturalmente in cambio di lauti compensi. Ad un imprenditore che aveva dei guai con l’erario aveva spillato quasi 100mila euro. Chi non voleva pagare veniva minacciato: «Non hai capito chi sono io. O paghi o ti faccio arrestare».

Limido tra Gallarate e Malpensa

Limido era stato candidato nel 2011 nella lista civica Orgoglio Gallaratese costruita attorno all’allora sindaco uscente Nicola Mucci a sostegno della candidatura di Massimo Bossi. La chance di entrare in consiglio comunale per il 56enne era sfumata però in un battito di ciglia. Il responso delle urne aveva posato una pietra tombale sull’attività politica dell’ex sindacalista che al termine della tornata elettorale aveva incassato ben 17 preferenze. Al momento dell’arresto nessuno dei compagni di campagna elettorale ricordava nemmeno chi fosse. Diversa, invece, la situazione a Malpensa. Dove Limido veniva descritto da molti come una presenza fissa, giacca, cravatta e occhiali scuri, fuori dal bar del Cral. Per tanti una figura mitologica, nel senso che nessuno sapeva con esattezza quale lavoro facesse. Tra chi lo credeva un infiltrato del Ministero, chi un procuratore sportivo e chi, appunto, un agente segreto. Entrato agli albori di Malpensa 2000 allo smistamento bagagli di Sea handling e poi passato negli ultimi anni in Sea spa, Limido aveva creato attorno a sé un alone di mistero. Cosa facesse in realtà nella vita l’ha chiarito alla fine l’autorità giudiziaria.

Latitante da 14 anni e ricercata per rapina e estorsione a Cardano. Presa a Gallarate

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