Confiscati 4 vigneti: così venivano reinvestiti i soldi della coca che passava da Malpensa 

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MALPENSA – I Finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno dato esecuzione ad una sentenza del Tribunale di Busto Arsizio con la quale è stata disposta la confisca di quattro vigneti e un’abitazione siti nel Comune di Montaldo Scarampi, per un valore di 100 mila euro, di proprietà di un narcotrafficante dominicano, residente da anni nella provincia astigiana. Così erano stato reinvestiti i soldi della droga che arrivava in Italia passando da Malpensa attraverso l’utilizzo di ovulatori. 

Illecita provenienza 

Tale provvedimento è giunto al passaggio in giudicato della sentenza di patteggiamento richiesta dalle parti e i beni sequestrati nel corso delle indagini preliminari svolte dai finanzieri del Gruppo Malpensa, mediante gli accertamenti patrimoniali, ora sono stati definitivamente acquisiti al patrimonio dello Stato per aver appurato l’assenza di lecita giustificazione sulla titolarità degli stessi e la loro riconducibilità agli introiti di illecita provenienza del dominicano.

Confisca allargata 

Infatti, il Giudice dell’Udienza preliminare per l’applicazione della “confisca allargata” a fronte dell’assenza di una lecita attività lavorativa in capo all’imputato, dei redditi modestissimi dichiarati ovvero dell’assenza di redditi e della mancanza di giustificazioni per la disponibilità di ingenti somme di denaro e di beni a lui intestati, ha ritenuto che essi trovino la loro origine in attività illecite, segnatamente ricollegabili al traffico ingente di sostanze stupefacenti posto in essere dall’imputato e ampiamente accertato dalle emergenze delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle. 

L’arresto di 7 ovulatori

In particolare, l’attività investigativa, supportata dall’analisi dei flussi finanziari tipiche della polizia economico – finanziaria e corroborata da osservazioni, pedinamenti, attività tecnica e di intercettazione ambientale, nonché dall’utilizzo di cani antidroga e antivaluta, ha permesso di scoprire i diversi modus operandi della consorteria criminale, sequestrando diverse “partite” di cocaina, con l’arresto di 7 corrieri ovulatori. Gli arresti sono stati operati sul territorio nazionale (uno a Malpensa e due a Torino), in Spagna all’aeroporto di Madrid e anche sul territorio elvetico, dove sono stati tratti in arresto ulteriori 4 soggetti, grazie anche alla cooperazione europea con le altre forze di polizia. 

Oltre 18 chilogrammi di cocaina 

Alla compagine criminale, che ha tentato di introdurre sul territorio nazionale oltre 18 chilogrammi di cocaina, da un lato, con l’apprensione del patrimonio illecito è stato colpito il movente economico e, dall’altro, sono stati comminati più di 50 anni di reclusione e oltre centomila euro di multa con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. 

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