Ryanair, tre nuove destinazioni e un aereo in più basato a Malpensa 

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MALPENSA – Ryanair ha lanciato oggi 12 settembre il proprio operativo per l’inverno 23/24 su Milano con 2 nuovi aerei e 10 nuove rotte internazionali. Sono tre a Malpensa (Bruxelles, Tenerife e Lanzarote) e sette a Bergamo Orio al Serio (Belfast, Cluj, Iasi, Kaunas, Lublino, Rovaniemi e Tirana), oltre ad un aumento delle frequenze su altre 30 rotte, incluse destinazioni ideali per city break come Alicante, Barcellona, Malaga, Marrakech, Valencia e Vienna. 

Due nuovi aerei 

Ryanair baserà un nuovo aereo B737 in ciascuno degli aeroporti di Bergamo e Malpensa per l’inverno 23/24 (investimento di 200 milioni di dollari) portando a 30 aeromobili la flotta totale della compagnia su Milano, creando oltre 60 nuovi posti di lavoro per piloti, personale di cabina ed ingegneri.
Ryanair è sempre più la compagnia aerea numero uno sul network di Milano: opera 120 rotte, trasportando oltre 17 milioni di passeggeri all’anno da e per i due aeroporti in cui opera (Bergamo e Malpensa). Questa crescita del 10% è sostenuta dall’investimento di 3 miliardi di dollari di Ryanair (30 aerei basati) a Milano, a sostegno di oltre 1.000 posti di lavoro tra membri dell’equipaggio ed ingegneri.

Contro il governo 

Presente a Milano per il lancio delle nuove destinazioni anche il numero uno di Ryanair, Michael O’Leary (nella foto in alto con Andrea Tucci, VP Aviation Business development Sea), che si è scagliato duramente contro il governo: «Mentre incrementiamo le rotte internazionali da e per Milano quest’inverno, la crescita interna italiana è messa a repentaglio dal decreto illegale del Governo che limita la libertà delle compagnie aeree di fissare tariffe aeree basse. La legge europea garantisce alle compagnie aeree la libertà di fissare i prezzi più bassi o più alti, e nessun decreto italiano può limitare questa normativa. Questo decreto illegale danneggerà il traffico nazionale italiano poiché incoraggerà le compagnie aeree, come Ryanair, a ridurre i voli sulle rotte nazionali (che sono soggette al decreto) ed a trasferire capacità su rotte internazionali da e per Milano e Roma dove è ancora possibile fissare i prezzi liberamente. Questo decreto porterà solo meno voli e tariffe più alte per Sardegna e Sicilia. L’Italia, le sue Isole e le sue Regioni sono state tra i maggiori beneficiari della crescita e delle tariffe basse di Ryanair, e purtroppo questo decreto, stupido ed illegale, basato su consigli falsi ed inaccurati di Enac, avrà l’effetto opposto riducendo la capacità ed aumentando le tariffe per la Sardegna e la Sicilia, fino a quando non verrà annullato dai Tribunali Europei».

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