Il volo Malpensa-Roma? Il ministero: «Non possiamo obbligare le compagnie a ripristinarlo»

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MALPENSA – L’ultimo volo diretto tra Malpensa e Roma risale al primo ottobre 2020. Da allora Ita Airways e nessun’altra compagnia aerea ha ritenuto un’opportunità di mercato collegare i primi due aeroporti d’Italia. E nessuno le può obbligare. 

L’interrogazione parlamentare 

Si può sintetizzare così la riposta del sottosegretario ai Trasporti Tullio Ferrante, in commissione a un’interrogazione di cui è stato relatore Novo Umberto Maerna, parlamentare di Magenta per Fratelli d’Italia, che a sua volta ha infatti ripreso i contenuti dell’interrogazione che era stata avanzata dal suo collega di partito Andrea Pellicini. Se il deputato di Luino considerava «incomprensibile una strategia dei trasporti che di fatto rinuncia a collegare i due aeroporti italiani più importanti per dimensioni e traffico», la risposta ufficiale del rappresentante del governo ha chiarito i termini della questione, peraltro viziata dalle norme continentali: «Il Regolamento europeo n. 1008/2008 – ha infatti spiegato Ferrante – stabilisce che, nell’ambito del processo di liberalizzazione del trasporto aereo, i vettori titolari di licenza di trasporto rilasciata da uno Stato membro dell’Unione Europea hanno la possibilità di scegliere le rotte sulle quali operare e di fissare le tariffe sia per il trasporto passeggeri che merci. Pertanto, le scelte attengono alla specifica pianificazione dei vettori e vengono fatte, di stagione in stagione, esclusivamente sulla base delle valutazioni di mercato».

L’altra strada 

Si tratta di una tratta anti-economica, come dimostrano le perdite svelate due anni fa da Alitalia e il fatto che anche easyJet, che per lungo tempo ha servito la tratta, da molti anni non l’ha tolta dal proprio network. Se è vero che nessuno può obbligare le compagnie a rimettere in pista il collegamento Malpensa-Fiumicino, il ministero confida in un’altra strada per ottenere quel volo, sempre illustrata dal sottosegretario: «Siamo al lavoro per la redazione del nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti che ha, tra l’altro, lo scopo di potenziare la competitività del sistema economico nazionale, di soddisfare la domanda di mobilità di persone e merci, di aumentare l’accessibilità alle reti, con particolare attenzione proprio alla valorizzazione del sistema aeroportuale nazionale, per consolidare la proiezione internazionale e intercontinentale del nostro Paese. In tal senso, Malpensa assumerà un ruolo assolutamente centrale a livello di “sistema Paese”. In virtù di tale ruolo e dell’importanza che lo scalo rivestirà, potranno maturare nuove opportunità e sinergie che renderanno possibile un nuovo scenario di riferimento grazie al quale le compagnie aeree saranno spinte a compiere scelte strategiche nel senso auspicato dagli onorevoli interroganti».

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