Massimo Recalcati apre Tra Sacro e Sacro Monte: il 7 luglio in programma “Amen”

VARESE – L’Amen di Massimo Recalcati apre l’edizione 2022 di “Tra Sacro e Sacro Monte”. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Franco Parenti di Milano con Marco Foschi, Federica Fracassi, Danilo Nigrelli e la regia di Valter Malosti, segna il debutto nella drammaturgia del noto psicanalista. L’appuntamento è per il primo giovedì di luglio.

“Amen” al Sacro Monte

Tra Sacro e Sacro Monte porta dunque a Varese Amen, il testo rivelazione scritto da Massimo Recalcati. Di fronte alla XIV cappella, il festival ospita giovedì 7 luglio alle ore 21 il celebre psicanalista, saggista e scrittore che introdurrà un trio di grandi attori: Marco Foschi, Federica Fracassi e Danilo Nigrelli, nomi pluripremiati e tra i più amati dalla critica e dal pubblico. Nella sua stringente contemporaneità il lavoro di Recalcati ha dato spunto e impulso all’edizione numero 13 di Tra Sacro e Sacro Monte. «L’unico modo per combattere la morte, è cantare un inno alla vita. L’unico modo per ricominciare, oggi, è farlo con forza».

Inno alla vita

Un inno alla vita da cantare per combattere la morte, scritto nel periodo del Covid, durante il primo lockdown, quando «la morte era dappertutto», come ha detto l’autore. Una risposta alla paura, al lutto collettivo che diventa un aiuto per uscire dal buio e tornare alla luce, per ricordare quanto siano essenziali l’amore e la relazione con l’altro. «Amen è la parola che consacra la possibilità che la vita possa esistere anche dove è la morte, che la morte non possa essere l’ultima parola sulla vita. Amen vuol dire “così sia”, “che sia così”, che la vita sia viva, che la morte non sia l’ultima parola sulla vita». L’autore, che riprende così la passione che a 20 anni lo portava a voler scrivere di teatro, parte da una drammatica vicenda personale: nato prematuro, venne dato per spacciato, il battesimo fu anche estrema unzione, ma la forza della vita fu più forte.

Preghiera laica

Diretto da Valter Malosti e prodotto dal teatro Franco Parenti, Amen è una sorta di preghiera laica dal linguaggio potente che ha già coinvolto e sconvolto il pubblico di Spoleto, Napoli, Milano e Pordenone e ora arriva al Sacro Monte. Una parola di origini ebraiche indissolubilmente legata alla preghiera, che riecheggia e rimbomba nell’animo dell’autore e degli attori che danno voce e vita ai tre personaggi: un uomo maturo (Enne 2), un soldato e una madre. Il progetto sonoro è del visionario Gup Alcaro, già premio Ubu, da quindici anni al fianco di Malosti nelle sue sperimentazioni. Accanto a lui il compositore e chitarrista Paolo Spaccamonti, uno dei più originali musicisti della scena musicale avantrock, noto anche a livello internazionale. «Amen è voci, è musiche, ma anche corpo, parto, fatto fisico che arriva addosso, travolge e trascina fuori dagli incubi. Amen è un grumo che si crea dentro e poi si scioglie, e lascia al suo posto un’energia, una voglia di vivere, e ci libera». Così riassume lo spettacolo Andreè Ruth Shammah, anima del teatro Franco Parenti, che produce questo lavoro.

Informazioni utili

In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà nella Basilica di San Vittore a Varese e gli spettatori saranno avvisati tramite sito e social del festival. I biglietti sono in vendita online su www.trasacroesacromonte.it, alla biglietteria del Multisala Impero di Varese e presso la Casa Museo Pogliaghi la sera degli spettacoli dalle 19.30. Per raggiungere la vetta del Sacro Monte, e ritorno, è disponibile il servizio navetta gratuito messo a disposizione dal Comune di Varese con partenza dalla zona dello stadio – piazzale Gramsci/Valverde -, arrivo a piazzale Pogliaghi e viceversa in partenza ogni mezz’ora dalle 19.30 alle 20.30 e rientro 23.10 – 23.15 – 23.20 (qui gli orari e le informazioni sulle fermate).

Anteprima a Villa Panza

Ad anticipare l’apertura di “Tra Sacro e Sacro Monte”, martedì 5 luglio alle 19, ci sarà Alessandro Cadario, protagonista di “Opere in scena a Villa e Collezione Panza”. Il bene Fai di Villa Panza sarà teatro di un dialogo attraverso lo strumento della musica e della parola con alcuni dei lavori della collezione creando un personale percorso che mette in relazione lo sguardo di un artista con l’opera di un altro artista. Sarà anche possibile visitare la collezione permanente e la mostra “Giorgio Colombo. Fotografie dalla Collezione Panza”.