Materie plastiche, a Koinos Capital la maggioranza della Ultrabatch di Castano

CASTANO PRIMO – Importante acquisizione industriale a Castano Primo. La maggioranza di Ultrabatch (nella foto sopra), fondata nel 2003 e fra le società di riferimento nella produzione di masterbatch additivi per materie plastiche utilizzati nel settore agricolo (serre, pacciamatura ma anche reti e monofili) e in quello industriale (packaging, erba artificiale, cavi e compound), è stata acquisita da Koinos Capital, Sgr-Società di gestione del risparmio indipendente dedicata all’attività di private equity attraverso fondi chiusi. L’operazione, resa nota oggi, lunedì 17 luglio, si concretizza attraverso la vendita delle quote in capo ai soci fondatori Pietro Csergo e Andrea Moretti e al contestuale reinvestimento di Diego Moretti, figlio di Andrea e amministratore di Ultrabatch.

Leader nazionale nella produzione di masterbatch

Fondata nel 2020 da Francesco Fumagalli (qui sopra), Marco Morgese, Marco Airoldi e con la presidenza operativa di Beppe Fumagalli, Koinos Capital, in linea con il suo approccio imprenditoriale orientato alla creazione di poli settoriali di eccellenza, entra in Ultrabatch con l’obiettivo di accelerare la crescita della società, creando un operatore integrato e in grado di posizionarsi come leader nei diversi segmenti di riferimento nel mondo dei masterbatch, portando la società a svilupparsi ulteriormente anche sui mercati internazionali sia in modo organico sia tramite acquisizioni.

Il masterbatch è una specifica tipologia di pellet caratterizzata da un’elevata concentrazione di additivi che, aggiunta ai polimeri vergini, migliora le prestazioni e fornisce speciali caratteristiche ai materiali, come per esempio la protezione dai raggi Uv e dalla degradazione termo-ossidativa, ma anche la riduzione dell’accumulo di cariche elettrostatiche. Ultrabatch, con una quota di mercato in Italia nel segmento dei masterbatch additivi di circa il 15% (che in un settore molto frammentato la rende fra i leader nazionali) ha chiuso il 2022 con un fatturato di più di 30 milioni di euro. Fortemente aperta ai mercati internazionali, colloca il 40% della sua produzione all’estero, specialmente in Europa e in Nord Africa.

Settore in forte espansione

«L’acquisizione di Ultrabatch, la quarta da quando siamo partiti (dopo Tre Zeta Group, Platum e Rosa Ermando, nda) – commenta Francesco Fumagalli – è fortemente strategica e ci fa entrare in un mercato innovativo con prospettive di crescita estremamente interessanti come quello dei masterbatch additivi e in tutti i suoi segmenti ad alta potenzialità. Ultrabatch risponde pienamente alle caratteristiche che cerchiamo in un’azienda: innovazione, profondo know-how, specializzazione e la possibilità di crescere anche sui mercati internazionali. Inizia un nuovo e chiaro percorso di sviluppo pensato insieme agli imprenditori che fino ad oggi hanno guidato la società con grande visione, che ci porterà ad ampliare, anche grazie a opportunità di crescita per linee esterne, il raggio di azione di Ultrabatch in altri settori con l’obiettivo di creare un gruppo leader a livello internazionale».

Ultrabatch opera in un settore, quello di masterbatch additivi, in forte espansione. Un fenomeno guidato, in particolare nelle applicazioni per l’agricoltura, dal sempre più frequente uso di prodotti innovativi in grado di generare una maggiore produttività delle colture e ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici. Inoltre l’evoluzione della richiesta e la crescente attenzione del consumatore verso prodotti sostenibili avranno un impatto fortemente positivo sul settore, destinato a crescere ancora nei prossimi anni. In generale, tutto il più ampio mercato europeo dei masterbatch additivi e non, che include anche tutte le altre applicazioni industriali, ha una grande potenzialità di sviluppo. Nel 2021, il solo settore additivi valeva 1,8 miliardi di dollari e si stima arriverà a 2,2 miliardi nel 2026, mentre si prevede che l’intero mercato masterbatch dai 5,7 miliardi del 2021 toccherà sempre nel 2026 i 6,5 miliardi.

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