Sparatoria tra trapper: in cerca di fama sui social, ma il processo lo vogliono a porte chiuse

MILANO – I trapper sempre a caccia di like e pronti a pubblicare sul web le loro “performance“, ora vogliono il processo a porte chiuse. Si tratta di Baby Gang e Simba La Rue, imputati a processo per il loro coinvolgimento in una sparatoria, avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 a Milano, in via di Tocqueville, vicino a corso Como, in cui rimasero feriti due senegalesi. È stato il loro difensore a chiedere il cambio di rito, dopo che in aula è comparso alla sbarra un testimone, le cui parole hanno portato ad un aggravamento delle accuse, da lesioni a lesioni gravi, in Tribunale a Milano.

Le nuove accuse e la richiesta di abbreviato

La comunicazione, arrivata ai due trapper nei giorni scorsi, ha portato oggi il loro avvocato a chiedere e ottenere il rito abbreviato, il che comporta uno sconto di pena di un terzo in caso di condanna e nessun accesso in aula da parte di estranei al procedimento.

La faida tra “crew”

I fatti risalgono alla notte di un anno fa, nella zona della movida milanese, dove una presunta faida tra gruppi diversi di trapper, tra cui Zaccaria Mouhib, alias Baby Gang, e Mohamed Lamine Saida, alias Simba La Rue. Si torna in aula il 20 settembre prossimo.

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