Mattarella, il servizio che t’inchioda

lodi la russa sinner mattarella
Ignazio La Russa, Jannik Sinner, Sergio Mattarella

di Massimo Lodi

Due cosette di sport-politica. Una più seria, l’altra meno. 1) La cosetta meno seria. Il presidente del Senato La Russa, tifoso interista, fa il goliardo con la Juve. Dichiara, piacione-piacione: non sono più andato allo stadio di Torino da quando ci rubarono nel ’98 lo scudetto. Il riferimento è al mancato rigore (mancato? Boh, non si saprà mai) dopo il leggendario scontro Ronaldo-Juliano.

Sulla beffa, La Russa mette il carico. Prosegue: sarei stato volentieri ministro dello Sport per tirar contro alla Juve. Risate (soltanto sue). Roba grave? Macché. Però dalla seconda carica istituzionale ci si aspetta un diverso aplomb. Non che debba per forza indossare la grisaglia comportamentale di Mattarella, tuttavia una roca avversione al cazzeggio da bar riceverebbe applausi. Ok ad alleggerire immaginificamente la pesantezza di Palazzo Madama (il battutismo non è avvenuto lì). Non altrettanto ad alleggerirne marmi, stucchi e legni fino a renderlo, sempre immaginificamente, un qualsiasi “San Siro Meazza”, una qualunque “Allianz Arena”. Sarebbe stato meglio -goliardia per goliardia, cazzeggio per cazzeggio- segnalare/sottolineare il punto in comune tra bianconeri e nerazzurri: il nero, appunto. Che in assoluto pare non dispiaccia a La Russa.

lodi la russa sinner mattarella
Massimo Lodi

2) La cosetta più seria. I tennisti trionfatori nella Davis declinano l’invito al Quirinale. Fissato il 21 dicembre, proposta respinta. Gli azzurri saranno in vacanza, è la spiegazione del capo federale Binaghi. Ma sembra (sembra, eh) che la realtà butti diversamente. Non tutti avevano prenotato resort esotici, chalet alpini eccetera in quel periodo. Scrive il Corriere della Sera (Gaia Piccardi, inviata a Malaga) che forse/probabilmente dietro il rifiuto sta l’incomprensione o qualcos’altro fra il citato Binaghi e il capo del Coni, Malagò. Dispetti? Ecchilosà. Si aspettano vigorose smentite. Sicuro è che al presidente della Repubblica non si dice di no, vietato dargli buca, guai a sollevare (semplicemente sollevare) il sospetto d’uno sgarbo.

Fortuna vuole che proprio lui, Mattarella, abbia trovato la saggezza/l’ironia per sdrammatizzare il rovescio cui sono andati incontro, dritti filati, i conquistatori dell’Insalatiera d’argento: venite sul Colle quando vi pare, il giorno che vi aggrada, nel momento in cui non avrete alcun diverso impegno. Game, set, partita. Sergione, fuoriclasse come Sinner: formidabile nell’apparecchiare un servizio coi fiocchi. Quello che t’inchioda.

lodi la russa sinner mattarella – MALPENSA24