Max Rogora torna «consigliere semplice» a Busto. E a Loschiavo: «Abbia coraggio»

BUSTO ARSIZIO – Farà «solo il consigliere semplice», ma tutti sono pronti a scommettere che non sarà un semplice consigliere. Massimo Rogora, fino ad un mese fa assessore alla sicurezza e alla viabilità della giunta Antonelli-1, torna sui banchi della sala esagonale come primo dei non eletti del gruppo della Lega. Senza incarichi: «Farò il consigliere semplice – annuncia – finalmente torno come dieci anni fa a fare il consigliere comunale. Un ruolo che non va sminuito: è colui che rappresenta il cittadino ed è la pietra miliare della democrazia». E al suo successore alla guida dell’assessorato dei Molini Marzoli, l’avvocato Salvatore Loschiavo, dà solo un consiglio: «Abbia coraggio. Come ne ho avuto io».

Il ritorno in consiglio

«Mi fa sorridere che da giorni mi stanno arrivando messaggi, quasi di cordoglio. Ma non sono morto, rassicuro tutti» rivela sorridendo Max Rogora, che dopo cinque anni in giunta al fianco di Emanuele Antonelli (unico “sopravvissuto” per l’intero mandato insieme a Paola Magugliani), è rimasto escluso dalla nuova squadra di governo. «Messo alla porta? Ma no, io resto alla finestra, ad osservare il lavoro di questa nuova giunta – risponde Rogora, comunque orgoglioso di poter tornare a far parte dell’assemblea civica – mi auguro che sia un buon consiglio, che sappia dare una mano al sindaco e ai suoi assessori, non come quello degli ultimi cinque anni. Interrogazioni e mozioni ne farò anch’io, il mio lavoro continua. E so che l’assessore avrà bisogno delle forze e del sostegno dei consiglieri comunali per far passare certe proposte, dall’allargamento della Ztl al canile. Poi vedremo se gli assessori gradiranno le proposte». Sorride, sornione.

I consigli al successore

Ma al suo successore, il neo assessore Loschiavo, non risparmia suggerimenti e consigli. «Forse lui non sarà un “casinista”, come qualcuno mi definiva, ma l’assessore alla viabilità e sicurezza deve avere una posizione forte – sostiene Max Rogora – non deve avere timore a cambiare un senso unico, così come a dire che quattro ragazzotti che fanno casino che sono degli stupidi. È un assessorato difficile, perché quando prendi posizione devi essere consapevole che ti viene addosso il mondo». Così a Loschiavo l’invito è a seguire il suo esempio: «Deve avere coraggio, di prendere posizione e di scontentare qualcuno. Come ho fatto io – aggiunge l’esponente della Lega – ma negli ultimi 25 anni voi sapevate che esisteva un assessore alla viabilità e alla sicurezza a Busto Arsizio? No, perché i miei predecessori non hanno avuto coraggio e capacità di tenere testa ai consiglieri comunali».

«Busto sta cambiando»

Al suo successore, Rogora rivendica di lasciare una situazione ideale per lavorare, in particolare sul fronte della polizia locale: «Io ero partito penalizzato, ma in questi cinque anni siamo riusciti ad incrementare gli uomini e a rinnovare i mezzi e gli strumenti a disposizione del Comando. Sono convinto che la polizia locale nei prossimi dieci anni farà passi non da gigante, ma di più. La città ha bisogno della polizia locale, si sta evolvendo, e la politica deve cambiare le sue strategie. Ad esempio, bisogna stare più attenti ai social: l’esempio, che ho vissuto sulla mia pelle, è quello del semaforo di viale Boccaccio, che io non avevo voluto ma che ho pagato». Sul fronte della viabilità, Rogora fa notare che «in questi anni, la città ha cominciato a cambiare in meglio», e che ci sono ancora «tante idee, nel secondo e nel terzo cassetto della scrivania dell’assessorato, che vanno solo tirate fuori e realizzate». E a proposito di scrivanie, un appunto a chi ha preso il suo posto: «Il mio ufficio era la strada, non c’è bisogno di togliere spazio agli ufficiali al Comando». Non sarà più assessore, ma Rogora continuerà a farsi sentire.

Polizia locale, Busto assume. Rogora sfida ADL: «Il sindacalista degli agenti sono io»

busto arsizio max rogora – MALPENSA24