Fuga figlio oligarca russo: identificato il commando che aiutò la spia

tribunale milano

MILANO – Una carovana di cinque auto, l’incontro nel centro commerciale e poi la rapida successione di manovre per dare la libertà ad Artem Aleksandrovich Uss, figlio di un oligarca russo molto vicino a Vladimir Putin, grazie a cinque complici ben organizzati. È l’oggetto di una delicata indagine coordinata dalla Procura di Milano, che ha portato all’identificazione del commando che aiutò il figlio dell’oligarca russo a fuggire dall’appartamento lombardo, a Basiglio per la precisione, dove era ai domiciliari in attesa di estradizione negli Stati Uniti con l’accusa di contrabbando di petrolio e spionaggio industriale e militare, il 22 marzo scorso.

L’ordinanza di arresto

Per tutti è stata emessa una ordinanza di arresto firmata dal Gip di Milano. I Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, in Provincia di Brescia e in territorio estero (Slovenia e Croazia), in collaborazione con Eurojust e le Autorità statunitensi, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Milano nei confronti di 6 soggetti (un italiano di origine bosniaca e 5 stranieri localizzati all’estero), gravemente indiziati dei reati di evasione e procurata evasione in concorso, con l’aggravante del reato transnazionale.

Gli indagati sono accusati di essere coinvolti nella fuga di Uss Artem Aleksandrovich, 41 anni, di esser parte di un gruppo criminale organizzato e impegnato in un’attività criminali in più di uno Stato e di aver insieme hanno organizzato e realizzato l’evasione ad Uss, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

L’arresto e e le indagini

Uss era stato arrestato il precedente 17 ottobre presso l’aeroporto di Malpensa, in esecuzione del mandato di arresto emesso il 26.09.2022 dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America, per i reati di associazione criminale per frode ai danni dello stato, associazione criminale per violazione dell’International Economic Power Act, associazione criminale per la commissione di frode bancaria, associazione in riciclaggio di denaro, puniti con pene fino a 30 anni di reclusione.

Le indagini, sviluppate con metodologie investigative tradizionali unitamente ad una significativa attività tecnica, si sono altresì avvalse sia dei canali di cooperazione internazionale di Polizia, inoltrate tramite Europol, sia dei canali di cooperazione internazionale giudiziaria attivati attraverso rogatorie con alcune Autorità Giudiziarie straniere sia, infine, del costante confronto e scambio di informazioni con gli organi investigativi e giudiziari statunitensi ed, in particolare, con l’Ufficio Affari Internazionali del Dipartimento della Giustizia e con il Procuratore del Distretto Orientale di New York.

Identificati

Le attività di indagine hanno consentito, in breve tempo, di identificare i cinque membri del gruppo che ha materialmente favorito l’evasione di USS. Secondo le indagini dei carabinieri tutti avrebbero partecipato alle fasi operative della fuga, recuperato almeno cinque auto, una Fiat Bravo, Volvo e Audi con targhe straniere, per poi incontrarsi al centro commerciale di Lacchiarella per gli ultimi particolari. Lì la fila di auto si è diretta a Basiano dove il 41 enne russo è stato prelevato e accompagnato al Confine a Gorizia. Il dipartimento di Stato Americano aveva messo una taglia sino a 7 milioni di dollari per chi fornisse informazioni utili all’arresto e/o alla condanna di Uss.

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