Mini tour nel Legnanese del candidato alla segreteria metropolitana del Pd Capelli

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LEGNANO – Un partito «attivo e radicato, orgoglioso delle sue risorse, delle sue competenze e del suo radicamento territoriale ma anche ben consapevole del lavoro ancora da fare, come dei nostri punti di forza». È quello che ha trovato nel Legnanese Alessandro Capelli (nella foto), uno dei due candidati alla segreteria metropolitana di Milano del Partito Democratico (l’altro è il presidente del Municipio 6 di Milano, Santo Minniti) al congresso di domenica 1° ottobre. Capelli, sostenuto dall’area Schlein, concorrerà con Minniti per prendere il posto della segretaria uscente Silvia Roggiani, a sua volta candidata alla segretaria regionale.

La scorsa settimana Capelli, 38 anni, docente di Sociologia della comunicazione all’Istituto Europeo di Design, ha compiuto un tour “Senza confini” nell’Alto Milanese toccando Inveruno, Legnano e Canegrate e incontrando i circoli di questi comuni e quelli di Magnago, Cuggiono, Vanzaghello, Dairago, Villa Cortese, Busto Garolfo, Nerviano e Parabiago.

«I territori al centro»

«È il momento di fare altri passi avanti – tira le somme dei suoi incontri con gli iscritti al Pd del territorio – Ho preso l’impegno di rendere il Partito Democratico sempre più “metropolitano”, nel senso di mettere al centro i territori, i circoli territoriali, le iscritte e gli iscritti. Il cambiamento è più forte quando coinvolge i nostri militanti». Cambiamento in quale direzione?, chiediamo. «Siamo in una regione e in un Paese governati dalle destre – risponde – abbiamo bisogno di un Partito democratico coraggioso, riconoscibile, unito, corale e capace di integrare il suo presidio territoriale con una presenza anche digitale e una direzione sempre più aperta e sempre più coraggiosa».

Concretezza e sogno

Altro che poteri forti e salotti radical chic. «Occorre che il Pd sia capace di essere vicino alle persone rispetto ad argomenti che riguardano la loro vita – ribadisce Alessandro Capelli – Fra questi c’è ovviamente il lavoro, c’è la sanità, ci sono i trasporti, i rapporti tra generi, quindi la questione femminile. Ma occorre anche un partito che torni a far sperare le persone in un futuro diverso, capace di coniugare concretezza e sogno».

Lavorare per le persone

Sul piano amministrativo, «ho riscontrato la consapevolezza e la voglia di lavorare per le persone, sia fra gli iscritti che fra gli amministratori locali». Una base da cui partire anche in vista delle elezioni amministrative del 2024. «Io – conclude il candidato alla segreteria metropolitana – mi sono impegnato a lavorare dal 1° ottobre insieme ai circoli territoriali per la prossima sfida che coinvolgerà ben 69 comuni dell’area metropolitana di Milano».

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