Gallarate, incontro segreto del blocco moderato. Mucci: «Pronto il nostro candidato»

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La sede di Forza Italia in via Venegoni a Gallarate

GALLARATE – Nicola Mucci, ex sindaco forzista, ha in mano il pallino per la formazione di un eventuale polo dei moderati a Gallarate. Raggruppamento che, nelle intenzioni, dovrebbe contrastare la rielezione del leghista Andrea Cassani e la pur sempre possibile affermazione della dem Margherita Silvestrini. E’ Mucci che ieri sera, 23 aprile, ha riunito nella sede di Forza Italia di via Venegoni (nella foto) i rappresentanti delle liste civiche in gara cinque anni fa, Massimo Gnocchi per gli ex di Borgo, Gianni Sparacia per la lista Sparacia e Rocco Longobardi per Gallarate 9.9. E’ sempre Mucci che dialoga con i cosiddetti Ferrazziani, che fanno capo a Luca Ferrazzi e apre i contatti anche con + Gallarate, tutti schierati in opposizione all’attuale maggioranza di centrodestra. Infine, è ancora Nicola Mucci che a Malpensa24 annuncia “di avere pronto un autorevole candidato sindaco da schierare alle urne”, di fatto chiamandosi fuori da una sua personale discesa in campo per la poltrona più prestigiosa di Palazzo Borghi. Un passo di lato nonostante il recente endorsement di Aldo Simeoni in suo favore.

Il progetto a cui lavora l’esponente berlusconiano è di sicuro complesso, quanto interessante sul versante di una politica che, negli ultimi tempi a Gallarate, per una serie di motivi, non riesce ad affrancarsi dall’ordinaria amministrazione. Complesso per via della situazione di Forza Italia in provincia di Varese, che tenta in tutti i modi di scrollarsi di dosso il fardello dell’inchiesta Mensa dei poveri, rivendicando un proprio peso all’interno della coalizione di centrodestra. Fino al punto da mettere in discussione una sua partecipazione al centrodestra se Lega e Fratelli d’Italia non soddisfacessero l’aspettativa di avere un candidato sindaco targato FI in una delle tre principali che andranno al voto.

Richiesta che sinora non ha trovato il consenso degli alleati, così che Mucci, tra i principali ispiratori dell’operazione di rinascita forzista nel Varesotto, lavora per aggregare un “blocco moderato centrista e popolare” nella sua città. Con tutte le incognite del caso, a cominciare dai Popolari di Donato Lozito, il presidente del consiglio comunale, che, dalla mai sopita sponda democristiana/dorotea, si è subito schierato con Cassani. Fino alla spiazzante posizione di Gallarate 9.9, per la quale l’attuale primo cittadino, soltanto qualche giorno fa, ha annunciato l’accordo pre elettorale con la formazione civica, per ritrovare poi il leader della stessa formazione, Rocco Longobardi, al tavolo con Mucci. A che gioco sta giocando Gallarate 9.9?

E’ da queste premesse che l’ex sindaco naviga alla ricerca di un inedito quadro di riferimento politico. Non che Forza Italia, seppure piena di cerotti, non riesca a Gallarate a presentare una sua lista, ma è scontato che le chance di una buona affermazione aumentino con il contribuito di altri gruppi. “Attenzione – sottolinea Nicola Mucci – nessuno pensi che il nostro partito intenda trasformarsi in un comitato elettorale. Lo sforzo che abbiamo messo in atto è al contrario quello di confermare una nostra, chiara identità. Muovendoci nel contempo per trovare una solida alternativa politica, che si ponga a metà tra i sovranismi di Lega e Fratelli d’Italia. In questo modo dando un approdo sicuro all’elettorato moderato gallaratese, oggi senza una sua vera rappresentanza”.

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