ABU DHABI – Straordinaria prestazione di Nicolò Martinenghi ai Mondiali di nuoto in vasca corta. L’azzurro di Azzate strappa una grandissima medaglia d’argento in rimonta nei 100 rana nonostante la stanchezza e nonostante una forma non delle migliori.
La finale dei 100 metri rana
Si ripete fino all’ultima bracciata l’eterna sfida tra Ilya Shymanovich (55”70) e Nicolò Martinenghi (55”80), con Nic Fink (55”87) che chiude in terza posizione (solo quarto posto per Arno Kamminga con 56”06). Tete parte male, ma è autore di una rimonta imperiosa, straordinaria, che vale la medaglia d’argento. E se la gara fosse stata di soli 2 metri in più… avrebbe avuto le gambe per beffare Shymanovich.
Le dichiarazioni post-gara
Questa è stata una medaglia soltanto di testa. Sono stanco, ma ho voluto difendere il mio nome e quello dell’Italia. Devo dire che non ci speravo, ma non potevo tirarmi indietro. Ho dovuto tirare fuori la parte più nascosta di me. Sono contentissimo. Ci ho creduto fino alla fine e me la sono giocata all’ultimo metro. Che bello, questa medaglia mi mancava!
Le delusioni di Arianna Castiglioni
Primi due giorni di delusioni per Arianna Castiglioni. Nelle batterie dei 50 rana viene squalificata per una nuotata non corretta (e non è stata l’unica nuotatrice ad essere penalizzata da una interpretazione molto discussa… alla fine ben 13 atleti sono stati messi fuori). La rana-sprint ha poi visto Benedetta Pilato vice campionessa del mondo con il tempo di 29”50 dietro a Anastasia Gorbenko. Nella finale della staffetta 4×50 misti l’Italia ha chiuso soltanto al 7° posto con 1’45”20, pagando una brutta prima frazione a dorso di Elena Di Liddo.