MONVALLE – Continua il percorso di riorganizzazione sotto il profilo della sicurezza pubblica nei paesi che facevano parte dell’Unione dei Comuni del Medio Verbano, che a dicembre 2022 ha smesso di svolgere i propri servizi di polizia locale, e attualmente è in fase di liquidazione. Le novità più recenti riguardano il Comune di Monvalle, tra gli ultimi a lasciare la struttura territoriale, insieme a Sangiano, Cittiglio e Caravate.
Soldi per la videosorveglianza
L’amministrazione guidata dal sindaco Franco Oregioni ha da poco stanziato 30mila euro per rivedere e ammodernare il proprio impianto di videosorveglianza, costituito da apparecchi ormai datati e che necessitano di essere sostituiti con dispositivi più performanti. Il Comune intende attivare un server – che verrà posizionato in municipio – per il controllo generale dei movimenti. Server che potrà essere impiegato dalle forze dell’ordine per l’attività d’indagine o per la ricerca di dati. La sostituzione degli occhi elettronici riguarderà invece le telecamere che puntano su specifiche zone del paese, e i varchi di lettura targhe per monitorare il flusso dei veicoli ed intercettare, ad esempio, eventuali mezzi rubati o senza assicurazione. Un altro intervento servirà per potenziare la videosorveglianza nella zona del cimitero.
Il vigile da assumere
Un ulteriore passo avanti, dopo la riattivazione del Comando monvallese di Polizia locale, a distanza di circa vent’anni dall’adesione all’Unione dei Comuni, è legato a un bando per l’assunzione di un vigile. L’ufficio ad oggi non ne ha nemmeno uno, ma lo svolgimento delle principali incombenze amministrative è garantito da una vigilessa del Comando di Leggiuno, che due volte a settimana prende in carico le pratiche relative a Monvalle.
Una nuova intesa
Il bando verrà lanciato intorno alla fine di settembre e sarà utile anche nell’ambito del confronto tra sindaci dell’ex Unione per stabilire una nuova intesa in materia di Polizia locale. Le amministrazioni di Monvalle, Sangiano e Leggiuno sono al lavoro da mesi per la definizione di un accordo che abbia come prerogative la capacità di condividere agenti di polizia tra paesi confinanti, e di farlo secondo un iter snello ed efficace, evitando gli errori organizzativi commessi nel passato, all’interno dell’Unione.
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