Moratti a Varese, ma è Reguzzoni show: «In Europa per salvare il Made in Italy»

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Marco Reguzzoni e Letizia Moratti nella serata delle Ville Ponti a Varese

VARESE – Dalla politica attiva è uscito 12 anni fa, ma lo smalto e la grinta di certo non li ha persi. È un Marco Reguzzoni in grande forma quello che stasera, mercoledì 24 aprile, ha aperto la sua campagna elettorale da Varese. E nonostante la presenza di una big come Letizia Moratti il palcoscenico è stato tutto per lui, dai ricordi dei risultati raggiunti in Provincia e a Roma nella sua esperienza con la Lega fino ai temi che vuole portare in Europa (nel video qui sotto l’intervista e alcuni passaggi del discorso).


L’addio e Volandia

«Sono almeno 8 anni che nessun partito politico prende questa sala perché hanno tutti paura di non riempirla»: fin dalla battuta di apertura Reguzzoni scalda il pubblico della Villa Napoleonica e dimostra di essere in grande spolvero. Il suo discorso si apre con un flashback: «Sono uscito dalla politica il giorno in cui il Governo Berlusconi-Bossi da voi eletto con una maggioranza molto forte è stato costretto alle dimissioni pur senza aver mai avuto una sfiducia in Parlamento. Per me è stato qualcosa di molto simile a un colpo di stato». Poi ha ricordato cosa ha fatto in questi anni, parlando di Volandia. «Ieri abbiamo chiuso il bilancio del 14esimo anno di gestione: abbiamo chiuso con 600mila euro di margine operativo lordo e 300mila euro di utile netto».

Il Made in Italy in Europa

Dal palco Reguzzoni non cancella né rinnega il suo passato in Lega. «Ho avuto la fortuna di aver incontrato molto presto un uomo politico straordinario come Umberto Bossi. Quello che chiamo un animale politico: io lo chiamo una tigre perché non è facile da gestire, ma mi ha insegnato tanto, avevo 16 anni. Poi lui mi ha scelto quando c’era da fare il presidente della Provincia di Varese e sono diventato il più giovane presidente di Provincia d’Italia». Del periodo a Villa Recalcati snocciola i risultati messi a segno: la diga di Gurone, la pista ciclabile del Lago di Varese e della Valle Olona, l’hub degli australiani a Gavirate, i Mondiali di ciclismo del 2008. Quindi l’esperienza da parlamentare a Roma, con la legge Reguzzoni del 2010 per la tutela del Made in Italy. «L’ambizione è quella di tradurla a livello europeo – ha detto – rendendola più efficace. Gli stati nazionali non riescono a fare queste politiche commerciali e serve l’Unione Europea».

Il ricordo di Silvio

Negli anni a Roma Reguzzoni sviluppò un rapporto speciale con Berlusconi, come ha voluto ricordare ai nuovi compagni d’avventura di Forza Italia, chiamandolo per nome. «So che per voi è il presidente, per me è Silvio. Tra il 2010 e il 2012 siamo diventati amici, credo che stasera sarebbe molto contento di vedermi qui sul palco accanto a voi». In Europa Reguzzoni punta a sedere in commissione Trasporti, «per lavorare per Malpensa», e in commissione industria: «Andrò a difendere la nostra voglia di basare l’economia sul lavoro». Poi il messaggio finale: «In Europa non sarò la vostra voce, non parlerò dei vostri problemi in Europa o in televisione. Io voglio essere il vostro braccio: voglio fare le cose e voglio realizzarle».

Moratti: «Un’Europa diversa»

Per lanciare la candidatura di Reguzzoni è arrivata a Varese Letizia Moratti. «Marco è una persona con visione internazionale ma fortemente radicato sul territorio», ha detto. Poi ha spiegato il suo ritorno in Forza Italia. «Mi sono sempre ritrovata nei valori del Partito Popolare Europeo, quindi è stato un naturale rientro». Tra i temi toccati (nel video qui sotto l’intervista) l’attenzione alle medie e piccole imprese, ma anche alle microimprese, da 0 a 4 dipendenti. Quindi per Reguzzoni tanti altri messaggi di incoraggiamento e attestati di stima, a partire dai vertici di Forza Italia a tutti i livelli, dal segretario provinciale Longhini a quello regionale Sorte fino al nazionale Tajani, che ha inviato un videomessaggio. A portare un saluto anche il presidente della provincia Marco Magrini. «Ti vedo sempre più concentrato e determinato – ha detto – sono qui per due motivi, per due persone che stimo in modo particolare: uno sei tu e uno è il mio assessore Letizia Moratti». Tra i presenti in prima fila anche Nicola Mucci, Fabio Lunghi e Modesto Verderio.

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