I bilanci di Mornago ai raggi X della Corte dei Conti. È scontro sindaco-minoranza

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MORNAGO – «La Corte dei Conti trasmette alla Procura regionale, e obbliga il sindaco a darne comunicazione in consiglio comunale, la delibera nei confronti di Mornago sui rendiconti degli esercizi finanziari 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022: l’opposizione è stata tenuta all’oscuro di queste comunicazioni e della gravità della situazione». A denunciarlo, attraverso un comunicato, sono stati i consiglieri di centrodestra – Stefano Biondaro, Fabio Rivabene, Paolo Gusella e Alessandro Montin – dopo la seduta di ieri, martedì 25 marzo. «La delibera 55/2024 rivela gravi criticità nella gestione finanziaria del Comune, con inadempienze e ritardi reiterati nella collaborazione con i magistrati contabili».

«Inerzia prolungata e violazioni degli obblighi normativi»

«Parziale, tardivo, meramente formale e non argomentato riscontro alle richieste istruttorie, discrasie dei dati contabili tra le diverse fonti, tardiva approvazione del rendiconto, tardiva e parziale trasmissione delle risultanze del conto consuntivo, assunzione di personale in contrasto con la normativa vigente, parziale pubblicazione dei documenti contabili-amministrativi, mancata trasmissione del piano di razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche, omissione nell’invio del prospetto sulle spese di rappresentanza, mancato raggiungimento dell’equilibrio di bilancio, elevato ammontare di residui attivi e passivi e non corretta determinazione del Fcde: sindaco, assessore al Bilancio, funzionario e segretario – ha osservato l’opposizione – sembrano essere stati inconsapevoli o negligenti per quattro anni, nonostante le numerose richieste. La mancanza di risposte ha causato un’inerzia prolungata e violazioni degli obblighi normativi. Questi comportamenti hanno portato a criticità finanziarie e il Comune di Mornago è a rischio di commissariamento del consiglio comunale».

«Gravità delle critiche e mancata collaborazione»

«È necessario agire con responsabilità e trasparenza, considerando il bene della comunità, e forse necessario assumere la responsabilità politica delle proprie azioni e chiedere scusa ai cittadini con gesti di responsabilità», è l’esortazione di Biondaro, Montin, Rivabene e Gusella. «È essenziale prendere misure immediate per correggere le criticità e ripristinare la fiducia nella gestione amministrativa. L’opposizione solleva preoccupazioni riguardo alla gravità delle critiche e alla mancata collaborazione del Comune, anche perché la Corte dei Conti dopo anni di richieste di chiarimenti e di risposte che richiedono tuttora integrazioni, probabilmente ritenendo quanto fornito insufficiente, dopo aver ricevuto, per chiarimenti, l’assessore al Bilancio, il funzionario responsabile della ragioneria e il segretario comunale, ha ritenuto di inviare tutto alla Procura regionale dopo soli quattro giorni dal colloquio; citando la delibera “che copia della presente deliberazione sia trasmessa alla competente Procura regionale ai fini della valutazione di eventuali profili di responsabilità in relazione alle assunzioni avvenute in violazione del divieto di legge, come individuate in motivazione”».

La replica di Tamborini

«Vorrei rassicurare i cittadini di Mornago che i conti sono assolutamente in salute e in bilancio non hanno disavanzi», ha così replicato il sindaco Davide Tamborini. «Ad ogni buon conto l’Ente ha già provveduto ad inviare i prospetti aggiornati di quanto richiesto con l’atto di cui abbiamo discusso». L’organo di controllo ha disposto che una copia della deliberazione in questione fosse trasmessa alla competente Procura regionale «perché valutasse eventuali profili di responsabilità, in relazione alle assunzioni avvenute in violazione del divieto di legge, come individuate in motivazione. In relazione al secondo punto discusso in consiglio comunale, “Dispositivo deliberativo della Corte dei Conti sezione regionale di controllo per la Lombardia”, la stessa dispone che l’ente adempia ad una serie di richieste in un lasso di tempo ben chiaro e specificato nell’atto, senza comminare sanzioni o condanne in relazione a quanto accertato».

Vigilare sulla liquidazione della società partecipata

«Con questo non vogliamo sottovalutare la deliberazione – ha ricordato Tamborini – ma dare il giusto inquadramento alla vicenda, evitando strumentalizzazioni “pre-elezioni”. Va precisato che si tratta di una deliberazione nella quale si “richiede” e si “invita” l’Ente ad adempiere: questa precisazione sembra banale ma è fondamentale al fine di una corretta informazione ai cittadini, oltre a sottolineare il fatto che il dispositivo entra in merito alla compilazione di alcune tabelle, peraltro non in capo alla parte politica dell’ente, che permettano un allineamento coerente dei dati secondo i crismi imposti dalla Corte dei Conti».
Di una cosa è entrato in merito l’organo di controllo: «Si tratta della liquidazione della società partecipata, invitando il Comune a vigilare attentamente sulla conclusione della stessa, che potrebbe portare squilibri finanziari a Mornago qualora non si concludesse in bonis. A tal proposito – ha concluso il primo cittadino – la Corte dei Conti non fa altro che confermare, ancora una volta, che questa amministrazione ha sempre dato il giusto peso ai crediti vantati nei confronti della patrimoniale e ha sempre agito affinché gli stessi rientrassero; non ha mai pensato, come invece molto spesso abbiamo avuto modo di sentir dire, che fossero inesistenti o fisiologici o addirittura necessari».

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