Troppa tensione al Gagarin, i Mystery Lights portano a Busto il garage rock

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BUSTO ARSIZIO – Hanno unito al punk le gemme nascoste del rock’n’roll degli anni Sessanta, conquistando il titolo di miglior band garage di New York: dopo aver calcato alcuni dei più prestigiosi palchi internazionali, come quelli dei festival Primavera Sound e SXSW, venerdì 7 febbraio porteranno al Gagarin il loro live incendiario. Sono i Mystery Lights, che forti del loro ultimo album “Too much tension”, dalle 22 eseguiranno i nuovi pezzi al circolo Arci di Busto Arsizio.

Dal sole della California al caos di New York

Sono Mike Brandon (chitarra e voce, sopra nella foto di @studioscape) e Alfonso Luis Solano (chitarra) a formare il cuore della band nata nel 2004 a Salinas, California, da un incontro a scuola; a unire i due, all’epoca impegnati in gruppi punk, fu la comune passione per la musica degli anni Sessanta e Settanta. Dopo l’uscita di un primo album autoprodotto, “Teenage catgirls and the mystery lightshow”, nel 2012 è avvenuto il trasferimento delle attività a New York. La Grande Mela ha salutato l’ingresso dei Mystery Lights in forze alla Wick, etichetta sussidiaria della Daptone: la casa discografica di Charles Bradley e Sharon Jones, cultrice della musica vintage, ha riservato loro l’House of Soul, studio interamente dedicato alla registrazione analogica. Ne è uscito nel 2016 l’album intitolato alla formazione che ha offerto una miscela di garage e punk ispirata da un approccio eclettico. Un sound non solo confermato ma anche arricchito dal successore “Too much tension”: nell’ultima fatica, pubblicata nel 2019, la band ora completata da Alex Amini (basso), Zach Butler (batteria) e Lily Rogers (tastiere) ha aggiunto blues, jazz ed elettronica sperimentale.

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