CASTELLANZA – L’Olga Fiorini si aggiudica il bando per la gestione del servizio dell’asilo nido Soldini. E ad annunciare l’esito della gara non è il sindaco, bensì l’opposizione. Le minoranze sulla questione hanno dato e continuano a dare battaglia: «L’ultima “sopresa” che questa maggioranza ci ha riservato – dice il consigliere Mino Caputo – è stata quella di averci negato la possibilità di assistere all’apertura delle buste di un bando che, vorrei ricordare, è pubblico e dovrebbe essere aperto per tutti i cittadini. Ma non finisce qui».
L’affido in esterno del servizio dell’asilo Soldini continua a tenere banco nel frizzante dibattito politico cittadino. Sull’argomento l’amministrazione ha più volte spiegato le motivazioni alla base della scelta. Anche in una commissione ad hoc nella quale è intervenuto il funzionario comunale per portare tutti i numeri alla base della decisione presa. Sta di fatto che sul Soldini maggioranza e minoranza si sono dati battaglia su fronti opposti. Senza mai trovare un punto di contatto.
E la situazione non dà cenni di migliorare. Proprio l’altro giorno i consiglieri di opposizione hanno ufficialmente chiesto di poter assistere all’apertura delle buste. Ricevendo dal segretario comunale risposta (motivata) negativa. Che i consiglieri di minoranza non hanno certo preso bene: «Nella motivazione – spiega Caputo – si fanno riferimenti legislativi. Ma in realtà per noi si tratta di una forzatura e di mancata trasparenza».
Sta di fatto che nella mattinata di oggi, venerdì 5 luglio, le buste sono state aperte. Dando vita a un mistero: mentre la maggioranza non era a conoscenza dell’esito finale del bando, il nome della realtà che si è aggiudicata la gara, l’Olga Fiorini, che in città gestisce già una sua realtà formativa, è stato annunciato dalle opposizioni. E mentre il sindaco Mirella Cerini ha spiega che «a me risulta che la commissione stia facendo il suo lavoro e solo quando verrà pubblicata la graduatoria prenderemo atto del risultato», Caputo ha subito alzato l’asticella della battaglia: «Su tutta l’operazione continuiamo ad avere perplessità. Per tale motivo, dopo una serie di valutazioni, potremmo decidere di fare chiarezza anche in altri sedi».
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