Chiuso il bando per le gestione del nido Soldini di Castellanza: è corsa a due

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CASTELLANZA – Chiuso il bando per l’affido del servizio dell’asilo nido Soldini: a Palazzo Brambilla sono arrivate due offerte. In busta chiusa. La commissione proprio in questi giorni sta lavorando per espletare tutti i passaggi previsti, ovvero la verifica di idoneità dei soggetti proponenti e l’analisi vera e propria delle progettualità e dei costi presentati. Dopo di che, presumibilmente settimana prossima, l’affidamento, tanto discusso e contestato dalle opposizioni, verrà sancito. Secondo alcune indiscrezione pare che le due proposte depositate siano di una cooperativa che opera in provincia di Como e di una importante realtà che si occupa di scuola e formazione del territorio, tra l’altro già presente sul territorio cittadino.

Consiglio comunale aperto: bocciato

Sempre sull’affido in esterno del servizio nido, le opposizioni hanno tentato fino alla fine di tenere sul tavolo la questione. Tutte le strade democraticamente percorribili sono state battute: mozioni, interrogazioni, presidi fuori dalla scuola con il coinvolgimento dei dipendenti, intervento dei sindacati e commissioni. Insomma un dibattito lunghissimo durante il quale le posizioni contrapposte, ovvero da un lato l’amministrazione e dall’altro le minoranze, nella sostanza non si sono mai avvicinate. Nemmeno di un millimetro. E anche le modifiche apportate da chi governa la città al bando, dopo i vari incontri con le parti, non sono bastate per far abbassare gli scudi. In sospeso restava ancora la richiesta di convocazione di un consiglio comunale aperto. Che non si farà, poiché l’amministrazione ha fatto sapere (in sostanza) che l’argomento è già stato ampiamente dibattuto e sviscerato. Un “niet” commentato in maniera lapidaria dalle opposizioni: «Fuggono dal confronto”. Posizione, occorre dire per completezza d’informazione, sempre rigettata dall’amministrazione che, fissato il paletto dell’affido in esterno (ma controllato dal Comune) del servizio, rispetto al quale non si è mai mossa, ha sempre risposto: «Abbiamo agito con la massima trasparenza e coinvolgendo tutte le parti».

Il consiglio della sfiducia

Si farà invece come stabilito, domani, giovedì 27 maggio alle ore 21, il consiglio comunale della sfiducia, ovvero l’assise in cui le opposizioni hanno presentato una mozione in cui spiegheranno come sia venuta a mancare la fiducia nell’operato del primo cittadino Mirella Cerini e della sua giunta. Atto che non avrà conseguenze pratiche, poiché i numeri sono dalla parte del gruppo di governo, bensì una valenza politica nel segnare in maniera ancor più netta il fatto che le parti sono ormai su sponde opposte e incomunicabili. E a scaldare ancor di più il clima, in questi giorni, sui muri della città sono apparsi dei manifesti firmati dal gruppo di Michele Palazzo (Sognare) in cui in maniera schematica si riassumono i punti di distanza con l’amministrazione. Insomma, a Castellanza, delle vicende amministrative ne parlano anche i muri.

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