Buffon vicino al ritorno alla Juve: sfregio al mito?

Buffon a un passo dal clamoroso ritorno alla Juventus. Un ritorno per molti dal sapore romantico, per il sottoscritto, invece, non c’è quasi nulla di sentimentale. Inspiegabile la sua parabola. Si sentiva un giocatore integro, ancora perfettamente in forma per sfidare i migliori in Europa, tanto da accettare la proposta del Psg. Si diceva: va capito perché in fin dei conti vuole tentare di vincere l’agognata Champions. E con l’armata francese ce la potrebbe fare. Dopo un anno non proprio esaltante Buffon è stato salutato dai francesi per fare rientro a Torino. Non ci arriva da vincente, ma da quello che pur di firmare un nuovo contratto con la Vecchia Signora, farà il secondo. Accetterà di fare il comprimario. Perché? Buffon ha vinto quasi tutto dominando il mondo anche nelle classifiche individuali di rendimento. Una figura leggendaria, nel campo, che però si sta sgualcendo per queste scelte professionali discutibili per uno del suo rango. Perché lasciare nella gente l’immagine di un portiere decadente? Perché dare la sensazione di crollo verticale? Una parabola simile a quella di Totti. Il rischio, per questi grandi campioni che non sanno dire basta quando fisiologicamente sarebbe ora di fermarsi, è di diventare ombre patetiche del loro mito. Perché disintegrare la foto del mito a fronte di un nuovo contratto? Provare a vincere da panchinaro la Champions è meritevole di menzione d’onore? La dinamica del precipizio purtroppo lo ha risucchiato e il ritorno da perdente a Torino è un passo ulteriore verso il burrone del mito che fu.

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