BUSTO ARSIZIO – Sull’asfalto i lumini accesi a formare un 60, l’obiettivo minimo per poter superare lo scoglio della maturità, e come colonna sonora “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti cantata a squarciagola: così gli studenti di quinta dell’ITE Tosi di Busto Arsizio hanno esorcizzato la vigilia degli esami di maturità, ritrovandosi sotto le stelle davanti ai cancelli della scuola di viale Stelvio.
L’attesa
Un episodio raccontato in diretta sui social dalla preside dell’Istituto, la prof. Amanda Ferrario: «I nostri meravigliosi ragazzi, pronti a sostenere l’esame di Stato, cantano a squarciagola “Notte prima degli esami” accendendo 100 lumini per sperare di arrivare almeno a 60. Si esorcizza così, tra risate e canti, la prima grande tappa della vita adulta. Ragazzi felici, agitati, in attesa di conoscere le tracce d’esame, pronti per spiccare il volo verso nuove avventure. Ragazzi, questa notte è solo vostra! Siamo orgogliosi di voi, sapete emozionarci! E domani… puntate alto!». “Domani” è oggi, 21 giugno, primo giorno dell’estate ma anche prima giornata degli esami di Stato per il diploma superiore. La prima prova, il tema di italiano, inizia alle 8.30.
La “vigilia” speciale
All’ITE Tosi è stata una vigilia di maturità del tutto particolare, visto che gli studenti di quinta l’hanno trascorsa insieme, a Torre Marina, il residence di Marina di Massa dell’ex Colonia Agnelli, per un viaggio fortemente voluto dalla preside Ferrario in occasione degli ultimi tre giorni di scuola, tra il 6 e l’8 giugno. «Abbiamo inaugurato una nuova avventura che è già tradizione – l’aveva definita così la dirigente scolastica bustocca – il viaggio della quasi maturità, il nostro “Prom…ossi”, il cerchio che si chiude e la voglia di gridare al mondo che la scuola, la nostra scuola, non ha eguali. Non lo diciamo noi. Ma i sorrisi, le facce, gli occhi dei nostri ragazzi. Quelli che hanno accettato la sfida di trascorrere tre giorni insieme, senza cellulare e ci hanno dimostrato quanto profondamente e intensamente si possa vivere la vita, succhiandone il midollo, come direbbe il prof. Keating (l’insegnante interpretato da Robin Williams nel film culto “L’attimo fuggente”, ndr)».