BUSTO ARSIZIO – Ci potrebbe essere un futuro universitario per lo storico complesso della Cascina dei Poveri, edificio abbandonato ormai da svariati lustri al margine dell’area dove sorgerà il nuovo ospedale di Busto-Gallarate. L’ipotesi sta circolando nell’ambito delle discussioni che porteranno alla firma dell’Accordo di Programma del nuovo ospedale, documento che Regione, Ministero, ATS, ASST e Comuni di Busto Arsizio e Gallarate dovrebbero sottoscrivere nelle prossime settimane.
La Cascina abbandonata
La Cascina dei Poveri non fa parte del sedime messo a disposizione di ASST Valle Olona per il nuovo ospedale, ma per contiguità è evidente che il ragionamento sul futuro e sul recupero dello storico complesso non può che andare di pari passo con il maxi-progetto del polo sanitario, anche alla luce del successo della mobilitazione per lanciare la Cascina di Beata Giuliana come “luogo del cuore” del FAI. E tra le ipotesi allo studio ci sarebbe anche quella di trasformare lo storico edificio in un polo didattico al servizio della vocazione universitaria che il nuovo ospedale assumerà.
L’iter
Per ora c’è poco di più che un’idea, che andrà corroborata con adeguati finanziamenti, per ora non previsti nell’ambito dell’Accordo di Programma. Ma l’ipotesi è affascinante, e sarebbe coerente con lo sviluppo dell’area. Allo stato attuale, come fa sapere il direttore generale di ASST Valle Olona Eugenio Porfido, è stata «definita una prima bozza di Accordo», mentre «la segreteria tecnica in Regione sta lavorando sulle osservazioni alla VAS» e i progettisti stanno per «consegnare il documento di fattibilità delle alternative progettuali». Ma sarà la politica, con la ripartenza della nuova giunta regionale, a dettare i tempi per la firma dell’Accordo di Programma, che darà il via alla prima fase di progettazione del nuovo ospedale.