Nuovo segretario al Castello di Fagnano. Ma è mistero sui motivi del cambio

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FAGNANO OLONA – Scoppia il caso del nuovo segretario comunale. In sintesi: pace e serenità: queste sconosciute al Castello. Non si spegne l’eco di una seduta consigliare tosta, che ha messo tantissima carne al fuoco e creato più di una fibrillazione nella maggioranza di Più Fagnano. Ma andiamo con ordine.

Nuova segretaria: un cambio e tanti dubbi

L’indiscrezione del cambio della segretaria anticipato a inizio agosto ha trovato conferma ufficiale durante l’ultimo consiglio comunale al Castello. Che per Michela Di Matteo (che prenderà servizio a Olgiate Olona) è stato l’ultimo. Al suo posto arriverà Lucia Amato, in “condominio” con il Comune di Campione d’Italia.

Nessuno in sala consiglio ha messo in discussione nomi, capacità e professionalità. I dubbi sono tutti concentrati su modalità, tempi di lavoro a Fagnano e costi. Insomma le regole che andranno a normare il lavoro di Lucia Amato. La convenzione  con il Comune di Campione è passata con l’astensione di Siamo Fagnano e Cinque stelle e il voto contrario di Fagnano Bene Comune.

L’attuale segretaria, in convenzione con Biandronno, dedicava al Castello il 70% del suo impegno. Così prevedevano gli accordi. Con Amato non sarà più così. O meglio le opposizioni hanno posto domande e cercato di capire il quadro generale. Ma non sempre sono arrivate risposte convincenti su quanti giorni la nuova segretaria sarà presente, sui costi, che secondo un calcolo sono più alti rispetto agli attuali, sul fatto che Fagnano nell’accordo non sarà Comune capofila nonostante sia una realtà più grande di Campione, ma soprattutto sulla durata del rapporto. Che sarà di un anno. «E tra 12 mesi?», si interrogano le minoranze (ma non solo).

Nessuno sa il perché

Sotto traccia serpeggia anche un altro quesito: “Qual è il vero motivo che ha spinto a liquidare Michela Di Matteo?”. L’attuale segretaria è arrivata a Fagnano durante il mandato del sindaco Roncari. Interrotto prima della scadenza naturale. Federico Simonelli, una volta diventato sindaco, ha poi confermato Di Matteo, nonostante la nomina fosse stata fatta da un’amministrazione di centrodestra. Insomma, la segretaria ha goduto di una stima trasversale.

Vox populi

Le voci che girano tra i corridoi del municipio sostengono che alla base del cambio ci sia lo scarso feeling tra l’attuale segretaria e il vicesindaco Piera Stevenazzi (braccio destro del sindaco Elena Catelli), oggi in pensione, ma che ha lavorato una vita al Castello. C’è anche chi dice però, che il primo cittadino abbia voluto operare una scelta di rottura con il passato. Sta di fatto che la vera motivazione è finita in secondo piano.

Freddo saluto

Michela Di Matteo l’altra sera in consiglio era seduta al suo posto. Come sempre. E non si è scomposta (come è giusto che sia) durante la discussione del punto all’odg che in sostanza la riguardava. E non si è scomposta nemmeno la maggioranza nel salutarla. Tanto che ha rompere il ghiaccio, e il freddo distacco, è stato il consigliere Giacomo Navarra, il quale ha invitato tutto il consiglio a rivolgere un applauso di saluto e anche di ringraziamento. Un intervento che molti hanno definito “dovuto”, poiché Navarra era parte della maggioranza Roncari. Aggiungendo poi al commento: “La cosa che stride non è il saluto del consigliere di Forza Italia, ma il fatto che il bel gesto non sia partito dai banchi del governo cittadino“.

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