Gran Bazar Openjobmetis: oggi Skylar Spencer, domani il playmaker

OJM mercato Spencer Mannion

VARESE – Openjobmetis si cambia. Come a gennaio 2022 (a cavallo dell’era Arcieri e Roijakkers), la Pallacanestro Varese metterà mano in maniera profonda alla squadra per un restyling che le dia maggiore competitività rispetto all’edizione piuttosto poverella e fragile di questo inizio di stagione. Gli arrivi di James Young e Skyle Spencer si inaugura il Gran Bazar Openjobmetis sul mercato di riparazione.

Silenzio, parla Luis Scola

Le cronache non ufficiali ci tratteggiano un Luis Scola incupito, forse anche triste e amareggiato per questo 2023. La penalizzazione in classifica, l’esito della trattativa con il Gruppo Pelligra, il difficile inizio di stagione con qualche critica dei tifosi. Ci sta quando diventi un manager e se decidi di fare basket a Varese, una piazza calda, esigente e competente. Nel bene e nel male. E con un portafoglio ad ora piuttosto magro. Le tantissime cose positive che sta facendo la società (dal settore giovanile al coinvolgimento del territorio e delle scuole, dalla ristrutturazione del Campus al nuovo concept della Itelyum Arena insieme alle istituzioni) rischiano di essere messe in ombra da quella “cultura della domenica” relativizzata da Scola, ma che porta a Masnago 5.000 spettatori ogni domenica, con gli incassi provenienti da abbonamenti e ticketing. E allora che fare? El General avrebbe deciso di rivoltare come un calzino la squadra, come a gennaio 2022, per darle una nuova competitività verso gli obiettivi sempre dichiarati: i playoff e un cammino più lungo possibile in Fiba Europe Cup. Senza però derogare alla sua parola d’ordine: la sostenibilità. Concetto che fa rima con serietà.

Tutto fatto per Skylar Spencer

Se ne parlava da qualche giorno. Poi nella giornata di ieri, giovedì 7, la “conferma” di Fabio Gandini su Varese Noi. E’ tutto fatto per Skylar Spencer. Prenderà il posto di Willie Cauley-Stein, che ha deluso nell’esperienza varesina. Per colpe sue, ma anche per incompatibilità con il sistema di gioco degli analytics e per la scarsa assistenza delle guardie. Attenzione però. La maggiore difficoltà di WCS nel sistema Openjobmetis è stata soprattutto difensiva. Noi di Malpensa24 l’abbiamo raccontata anche nella match analyis della partita contro Cremona. Scarsa aggressività, difficoltà sui cambi sistematici tanto da rimanere nelle “terre di mezzo”, poca protezione del ferro. Caratteristiche che Skylar Spencer dovrebbe garantire. Un centro “legnaiolo”, con pochi movimenti in area se non i roll e le chiusure. Ex uomo di Marco Legovich a Trieste, che l’avrebbe caldeggiato, è un giocatore da pickandroll e che garantisce energia alla squadra. Il confronto con WCS? Spesso less is more.

Alla ricerca del playmaker. Nico Mannion, una suggestione o qualcosa di più?

Tutto fatto per il centro rimane la questione playmaker. Le piste seguite da Luis Scola sono molteplici. La piazza invoca a gran voce il ritorno di Colbey Ross, oramai ai margini del Buducnost. C’è però un’ipotesi clamorosa, che sarebbe ben più di una semplice suggestione: Nico Mannion. L’operazione di mercato sulla carta è assolutamente impossibile. Il Red Mamba ha un contratto da 600.000 dollari con il Baskonia, dopo gli 800.000 guadagnati con la maglia della Virtus Bologna, dove però è rimasto per un biennio in sostanza a raddrizzare i quadri. L’avventura nei Paesi Baschi per rilanciarsi a livello di Eurolega non ha dato gli esiti sperati: dapprima l’arrivo di Chris Chiozza e poi, come annunciato da Orazio Cauchi su BasketNews e Backdoor Podcast, la trattativa con Kevin Pangos chiudono ulteriormente gli spazi del ragazzo nato a Siena . E allora che fare? Sarebbero partiti i contatti con i genitori e i nuovi agenti della Wasserman per sondare la disponibilità di Nico Mannion. Una mission impossible, ma una operazione win win per tutti. Per Varese, che si assicurerebbe un playmaker di 22 anni di passaporto italiano, ma con status da americano. Per il Baskonia. E per il Red Mamba, che avrebbe così la possibilità di giocare con continuità da protagonista e di rilanciarsi per il torneo preolimpico e per il sogno Parigi 2024. Dal punto di vista tecnico un esterno capace di creare vantaggi in penetrazione e in grado di indossare come un vestito tagliato su misura il sistema del MoreyBall. I contatti sarebbero stati avviati da El General in persona, con Varese interessata ad esplorare fino in fondo la possibilità per rimanere sul 5+5 e per non spendendo un ulteriore visto. Mannion ha disperatamente bisogno di scendere un po’ di livello e di giocare con continuità, il Baskonia (che ha appena ritirato la maglia di Luis Scola, per dire) potrebbe pagare una parte dello stipendio. Suggestione o pista concreta? Si vedrà. Sicuramente la Openjobmetis non resterà immobile sul mercato dei playmaker.

La nuova Openjobmetis con Nico Mannion

Come sarebbe la nuova Openjobmetis se arrivasse Nico Mannion? Il sacrificato dovrebbe essere Vinnie Shahid, con il Red Mamba, Moretti, Hanlan e Librizzi a comporre un reparto esterni sulla carta completo e competitivo. Potrebbe anche giocarsi le sue carte di permanenza James Young, se troverà uno stato di forma accettabile, in un reparto ali che avrebbe maggiore peso con l’ex Celtics insieme al rientrante McDermott, Woldetensae (o Virginio) e Brown. Sotto canestro Spencer e Ulaneo in attesa di Okeke. Se invece il playmaker fosse americano, allora le scelte dovrebbero essere necessariamente diverse per mantenere il 5+5. Tutte le opzioni sono possibili, ma Luis Scola vuole una squadra sostenibile e ambiziosa: obiettivo playoff e Fiba Europe Cup.

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