Luis Scola nella storia del Baskonia. Ora la sfida si chiama Pallacanestro Varese

Luis Scola Baskonia Varese

VITORIALuis Scola entra per sempre nella storia del Saski Baskonia. Prima del match di Eurolega contro il Partizan Belgrado, il club basco ha ritirato la camiseta numero 4 de El General, vestita per 7 anni e che ha consentito al campione argentino di giocare nella Nba. Una grande soddisfazione per l’amministratore delegato della Pallacanestro Varese e la sua famiglia, che ha assistito all’emozionante cerimonia. D’ora in poi la maglia di Luis Scola penderà dal soffitto della Fernando Buesa Arena, un privilegio riservato solo agli immortali dello sport.

Il ritiro della maglia di Luis Scola

Dai successi con il Baskonia alla nuova sfida con la Pallacanestro Varese

La nuova sfida di Luis Scola si chiama oggi Pallacanestro Varese. Una sfida, se vogliamo, molto più difficile di quella vissuta sul campo. Passare dietro la scrivania è tutt’altro che banale. Farlo poi in una società come la Pallacanestro Varese lo è ancora di più. Una storia come poche, vincente in Italia e in Europa. Una attualità che recita però difficoltà a trovare risorse, all’interno di un territorio non metropolitano, lontano dal grande basket e dai grandi palazzetti. La nuova carriera di Luis Scola è difficilissima. Se però riuscirà a vincerla e se riporterà la Pallacanestro Varese sui palcoscenici che contano, El General entrerà a far parte di quella ristretta cerchia di protagonisti dello sport sia in campo che come dirigente. Un circolo riservato a pochissimi eletti. Ma Luis Scola è persona che vive di sfide e proverà a giocare fino in fondo questa partita.

La cerimonia del ritiro della maglia: perché non a Varese?

Chi ha assistito alla suggestiva cerimonia del ritiro della maglia di Luis Scola si sarà chiesto: perché non a Varese? Se lo sono chiesti i tifosi di PallVaMeme e noi con loro. Eppure i giocatori che hanno vestito da protagonisti vincenti la maglia della Pallacanestro Varese non si contano. Ne facciamo qualcuno, solo qualcuno, in ordine sparso: Dino e Andrea Meneghin, Cecco Vescovi, Bob Morse, Charlie Yelverton, Manuel Raga, Gianmarco Pozzecco. Per i tifosi e gli atleti sarebbe suggestivo alzare gli occhi al soffitto della Itelyum Arena e ammirare i loro nomi, che hanno contribuito a fare la storia immortale della Pallacanestro Varese. E, soprattutto per le nuove generazioni, sarebbero un esempio da seguire e imitare sul campo. Gesti simbolici come questi contribuiscono a fare la storia e la cultura di un club.

Luis Scola Baskonia Varese – MALPENSA24