OJM di nuovo in campo al Trofeo “Dalla Riva”. Presentati Brown e Shahid

Openjobmetis presentazione Brown Shahid

VARESE – La Openjobmetis torna in campo nel weekend per un altro test contro squadre di serie A. Tra i biancorossi dovrebbe esserci l’esordio di Willie Cauley-Syein per dare a coach Tom Bialaszewski l’assetto completo del roster.

Trofeo “Dalla Riva Sportfloors”

Venerdì 8 (a Cavallino-Treporti) contro la Reyer Venezia (ore 20.30 presso il Palasport Atleti Azzurri d’Italia).

Sabato 9 (a Cavallino-Treporti) in caso di vittoria la finale (ore 20.30) contro la vincente tra Nutribullet Treviso e Happy Casa Brindisi, mentre in caso di sconfitta la finale per il terzo e quarto posto (ore 17).

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Dopo Brescia, dunque, un’altra prova del fuoco per la Openjobmetis contro una Umana Reyer che punta dichiaratamente ai primi quattro posti in campionato. Dove deve migliorare Varese? Il primo dato è a rimbalzo. Il parziale di 47-31 nel computo delle carambole (140-76 nella valutazione) a favore della Germani è stato spaventoso. Basterà Willie Cauley-Stein (seppur non ancora al meglio della condizione)? Il duello contro il brasiliano Bruno Caboclo è da leccarsi i baffi per gli appassionati di basket: quel che è certo è che tutti dovranno aiutare a rimbalzo, WCS da solo non può bastare alla squadra sotto le plance. Il secondo dato da verificare è quello della benzina nelle gambe: 20’ contro Brescia, 30’ contro Sam Massagno, ora ci si aspetta una maggiore autonomia nei due test match contro squadre di serie A. Il terzo dato è quello dei giochi. Con Cauley-Stein in campo rivedremo un maggiore uso del pickandroll con il playmaker di turno (Shahid o Moretti) e non solo la ricerca della circolazione di palla per il tiro da fuori. Quarto appunto è la leadership. Il gruppo sembra stare molto bene insieme, ma il nuovo capitano (italiano?) non è ancora stato ufficializzato ed è importante stabilire leadership e gerarchie in campo e nello spogliatoio. Quinta nota riguarda la capacità di servire sopra il ferro Brown e Cauley-Stein: chi sarà il Colbey Ross della stagione 2023/2024? Sesto appunto la capacità di inventare canestri a giochi rotti, peculiarità sinora di esclusiva competenza di Hanlan e Moretti. Settima nota la difesa: la OJM deve alzare il livello di durezza e di solidità fisica nel difendere la propria area, anche con la reattività di recuperare le palle “mezze e mezze”. Un processo che si acquisisce man mano che aumenta l’impatto agonistico alle gare. Ottava e ultima considerazione: Gabe Brown. “Mud” in questo momento non può valere per talento ed esperienza Nino Johnson, ma ha comunque una carrozzeria e un motore importante. Sicuramente andrà aspettato (come Shahid, per altri motivi), è ancora molto giovane e deve integrarsi al meglio nel basket europeo.

La Pallacanestro Varese ha presentato Gabe Brown e Vinnie Shahid

Nel frattempo la Pallacanestro Varese ha presentato Gabe Brown e Vinnie Shahid.

Gabe Brown

Sono felice di essere a Varese. Sto conoscendo l’ambiente, la società e la città e non vedo l’ora di dare il mio contributo per vincere le partite. Rispetto alle mie prime esperienze ho notato una notevole differenza da un punto di vista fisico; le regole e l’interpretazione del gioco da parte degli arbitri sono un po’ diverse, ma parliamo sempre di pallacanestro per cui non credo che avrò molti problemi ad ambientarmi. Perché l’Italia? Ho pensato che fosse l’opzione migliore per poter crescere come giocatore e raggiungere quello che è il mio obiettivo: tornare in NBA. Nei miei anni a Michigan sono stato un leader sia da un punto di vista caratteriale che in termini di fatturato; conto di esserlo anche qua perché sono molto appassionato e mi piace quello che faccio. Può cambiare l’ambiente, ma non cambia il mio approccio. Il mio ruolo? In attacco posso coprire tre ruoli 2, 3 e 4, mentre in difesa posso anche coprire l’1. A prescindere dai numeri, ci saranno tante situazioni diverse e sono pronto a mettermi a disposizione per il bene della squadra.

Vinnie Shahid

Le prime due settimane sono state entusiasmanti. Sono felice di aver conosciuto questo ambiente ed i nuovi compagni con i quali stiamo lavorando molto bene insieme; non vedo l’ora che inizi la stagione. Ross e Keene? Li conosco entrambi: con il primo abbiamo tanti amici in comune e ci siamo anche parlati prima del mio arrivo a Varese. Il secondo lo conosco meno personalmente, ma so che è un grandissimo realizzatore. Anche io come loro so fare canestro, ma credo di essere più focalizzato a cercare i compagni per metterli nella condizione di fare canestro. Rispetto alla mia esperienza in Islanda, qui c’è un livello fisico molto più alto; ho inoltre notato differenze sulla velocità di esecuzione, in particolare sulle rotazioni difensive. Il mio obiettivo è migliorare giorno dopo giorno e lavoro duramente proprio per questo. La mia ambizione? Vincere il campionato.

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