“Gabe Brown, ottimo giocatore per l’Italia. Il 44 da Michigan sorprenderà”

OJM presentazione Gabe Brown

VARESE – “Gabe Brown saprà sorprendere. Giocatore di culto a Michigan, secondo me diventerà un ottimo giocatore in Italia”. Ne è sicuro Massimiliano Bogni, giornalista di Backdoor Podcast, collaboratore di Sportellate e di altre testate, che ama e segue da vicino il campionato Ncaa. E che punta senza ombra di dubbio sul numero 44 firmato dalla Openjobmetis Varese. “Premetto che “Mud” l’ho seguito moltissimo a Michigan, poi l’ho perso di vista l’anno scorso in G-League con i Raptors 905, ma ho avuto l’opportunità di conoscerlo abbastanza bene”.

Le caratteristiche tecniche

Nel roster di Varese tendo a ad assimilarlo a Woldetensae, anche se con caratteristiche un po’ diverse. Gabe ha pochissima creazione dal palleggio. Nell’ultimo anno di college prendeva lo scarico dal perimetro e attaccava il close-out con un paio di palleggi di mano sinistra (è mancino n.d.r.). Secondo me è la perfetta terza opzione offensiva della squadra. E’ un ottimo tagliante sulla linea di fondo, perché il suo corpo è una combinazione ideale tra lunghezza ed esplosività. Darà soddisfazione sugli alley-hoop e nei tagli backdoor, perché fisicamente è molto grosso (201 centimetri per 94 chili n.d.r.) e quindi un difensore più piccolo se non lo segue lo fa arrivare subito arriva al ferro.

In attacco

Il suo impatto in attacco può fare la differenza. Gabe può migliorare ancora moltissimo, soprattutto se riesce a evolvere palla in mano e come bloccante vista la stazza che si ritrova. E’ un buon tiratore: ha una meccanica molto buona, ma un punto di rilascio non proprio ortodosso. Per intenderci non è uno che esce dai blocchi e tira con la mano in faccia: piuttosto è molto bravo a spaziare sul perimetro per trovare quel decimo in più per prendersi un tiro. Anche questo è un punto su cui può migliorare: d’altra parte ha solo 23 anni e sinora si è un pò accontentato visto che la sua altezza in Ncaa lo rendeva difficile da marcare.

In difesa

In difesa ha la possibilità di cambiare pressoché su tutti gli uomini e di accoppiarsi anche sui piccoli, magari non sui 5, ma sugli altri 4 ruoli sì. Ha un baricentro alto, non si fa portare spalle a canestro, passa molto bene sui blocchi. In definitiva Gabe è uno si sbatte: tipico prodotto di Tom Izzo, piuttosto che lasciare andare a canestro il suo uomo sputa un polmone. A livello vocale non saprei perchè Michigan era una comunità diffusa e tutti sapevano comunicare. In definitiva è buon difensore di squadra, magari non ancora a livello individuale, ma può diventarlo.

Cosa può dare a Varese

Secondo me può diventare un giocatore di grande impatto sul campionato italiano. Magari non alla Colbey Ross, che al primo anno è diventato mvp, anche perché Colbey aveva un’altra visibilità sul campo. Gabe è un giocatore 3&D, tiro da 3 punti e difesa, con meno picchi di Ross, ma più costante. Il suo ruolo? E’ diverso da Reyes, ma è quello più individuabile come 4. A Varese è un giocatore che può dare molto, ha un buon motore e garantisce entrambi i due ruoli da ala. Ecco, attenzione, a mio parere può essere d’impatto se giocherà tanti minuti, non è certo un microwawe che esce dalla panchina.

Il numero 44: un marchio di fabbrica

Una curiosità. Gabe Brown ha sempre indossato il 44 sia a Michigan che ai Raptors 905. A Varese mi ricordo Dejan Ivanov nella Cimberio 2012/2013. Forse a Masnago è stato l’unico precedente con quel numero. “Mud” cercherà sicuramente di riprendersi il suo amato 44 anche alla Openjobmetis.

OJM presentazione Gabe Brown – MALPENSA24