CARDANO AL CAMPO – «Giacomo Iametti è il garante e il rappresentante ideale delle nostre posizioni, testimonianza che anche Forza Italia vuole ritrovarsi nello schieramento che più le appartiene». Con queste parole il segretario della Lega di Cardano al Campo, Stefano Gosio, vuole riportare il sereno nel centrodestra dopo la lettera di fuoco della capogruppo uscente Eliana Croci, ma soprattuto dopo la sua scelta di chiamarsi fuori per «dignità è incompatibilità ideologica» con il candidato sindaco e il suo progetto politico che porterà il nome di “Cardano concreta”.
Centrodestra unito
Per la Lega, in vista delle Amministrative dei prossimi 8 e 9 giugno la priorità era riunire il centrodestra. E l’obiettivo è stato centrato, trovando nel candidato di Forza Italia e con l’incarico di vicesindaco già assegnato (in caso di vittoria naturalmente) a Meri Suriano di Fratelli d’Italia i giusti elementi di sintesi per tenere insieme anche Lombardia Ideale e il gruppo dei civici di Uniti per Cardano. «Con questa lista il centrodestra ritrova la naturale compattezza e alleanza delle forze che ne hanno fatto marchio di buon governo locale e nazionale», dice Gosio.
Malumori o democrazia?
In merito alla lettera di Croci, il segretario della Lega prova a smorzare gli animi: «Molto si è detto riguardo presunte “difficoltà” e “malumori” all’interno della Sezione Lega di Cardano compatta nel sostenere Iametti Sindaco ma, in realtà, è solo il processo di amalgama delle forze che può portare a decidere di fare un passo indietro, per fortuna siamo ancora in una libera Democrazia». E sul fatto che qualcun altro possa seguire il suo esempio, portando così una parte della maggioranza uscente a disconoscere la nuova proposta politica, Gosio dà una lettura alternativa sui motivi dell’allontanamento: «Ritengo sia più che comprensibile e ammirevole che qualcuno decida di dedicare i propri sforzi e il proprio impegno ai progetti del partito di appartenenza lavorando lontano dai riflettori degli incarichi».