Elezioni a Cardano, Croci (Lega) contro Iametti (FI): «Mai con lui. Ho una dignità»

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Eliana Croci e Giacomo Iametti

CARDANO AL CAMPO – Il vaso di Pandora è stato scoperchiato. Ad aprirlo, la capogruppo in consiglio comunale Eliana Croci (Lega) che, dopo settimane di malumori striscianti nel centrodestra, esce allo scoperto ed esprime tutto il suo disappunto per la candidatura a sindaco di Giacomo Iametti (Forza Italia) nel modo più diretto possibile: chiamandosi fuori.

Ho una dignità 

A meno di due settimane dalla presentazione della lista, con una mail indirizzata all’aspirante primo cittadino e al segretario della Lega Stefano Gosio, Croci ha chiesto di essere depennata dal gruppo dei 16 di “Cardano Concreta”. «Una questione di coerenza e di dignità», scrive la capogruppo uscente nella mail che ha cominciato a circolare tra chi ritiene che finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire quello che anche il coordinatore territoriale di Fratelli d’Italia Salvatore Marino sosteneva prima che il provinciale lo costringesse a cambiare idea, ovvero che il leader della coalizione non può essere chi per cinque anni ha remato contro l’attuale amministrazione Colombo (sostenuta da Lega e FdI) e che, fisicamente o per interposta persona, fino a poche settimane fa partecipava alle riunioni dell’attuale candidato del centrosinistra Lorenzo Aspesi.

Centrodestra in subbuglio

Apriti cielo. Se da un lato l’uscita di scena di Croci (che da mesi con il suo spirito battagliero sosteneva la corrente che voleva la candidatura di Franco Colombo) è stata vista da alcuni alleati come un sollievo, dall’altro contribuisce a complicare lo scenario in un contesto già fragile. Sia all’interno della Lega, dove qualcun altro potrebbe seguire il suo esempio in contrasto all’atteggiamento rinunciatario della segreteria Gosio, sia in coalizione, dove Fratelli d’Italia continua ad avanzare sempre più pretese mentre Forza Italia, forte della candidatura a sindaco di un proprio uomo, prova ad alzare la voce. Ma soprattutto Croci – già sostituita in lista dalla sorella del bustocco Alessandro Della Marra, che abita al Cuoricino – da vera capogruppo sta diventando il simbolo di chi in maggioranza non accetta di essere “rottamato” e di vedere disconosciuta, da chi dovrebbe prendere il loro testimone, l’attività amministrativa portata avanti faticosamente in anni contraddistinti dall’emergenza Covid, dalla scomparsa dell’assessore Vito Rosiello e di tanti altri incidenti di percorso che hanno reso oltremodo difficoltoso il mandato in scadenza. 

Voti che pesano

E se la creazione di una lista alternativa appare oggi un’ipotesi talmente remota da essere vicina allo zero, sono comunque voti che a giugno, il giorno dell’apertura delle urne, potrebbero mancare all’appello. E se risultassero decisivi, significherebbe che da inizio secolo gli unici che sono stati in grado di sconfiggere il centrosinistra a Cardano sono stati proprio la giunta di Maurizio Colombo e il gruppo guidato in sala Pertini da Eliana Croci. Non sarà una vittoria, ma quantomeno una magra soddisfazione di chi, «per coscienza e dignità», si è fatta da parte per «fede politica» e «incompatibilità ideologica». Come a dire: non è stata lei a tradire la Lega, ma il suo partito a disconoscere se stesso. 

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