Figlio violento a Vergiate, vìola il divieto di avvicinare i genitori. «E’ mamma che mi cerca»

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VERGIATE – E’ riuscito a farsi arrestare per aver violato la misura emessa a suo carico prima di comparire davanti al Gip per la convalida della misura stessa. Un record quello stabilito dal 31enne comparso oggi, giovedì 2 maggio, assistito dall’avvocato Alessandro Salmoiraghi, davanti al giudice del Tribunale di Busto Arsizio Francesca Roncarolo per l’udienza di convalida.

La denuncia per maltrattamenti

La vicenda nasce dalla denuncia presentata dai genitori del 31enne per maltrattamenti in famiglia, genitori esasperati dal comportamento minaccioso e aggressivo del figlio sempre alla ricerca di soldi e per questo spesso violento. Denuncia che ha portato il Gip del tribunale di Busto Arsizio a emettere una misura di divieto di avvicinamento e divieto di dimora nell’abitazione dei genitori nei confronti del 31enne. Provvedimento notificato all’uomo lo scorso 26 aprile. Neanche il tempo di essere sentito dal Gip per la convalida della misura che il 31enne si è fatto trovare dai carabinieri della stazione di Vergiate beatamente addormentato nell’abitazione di mamma e papà.

E’ mia madre a cercarmi

Una violazione in tempi record che ha fatto automaticamente scattare le manette d’intesa con il pubblico ministero Carlo Alberto Lafiandra. Oggi, davanti al giudice, il 31enne ha spiegato che, in realtà, c’era un accordo con i genitori. Lui di fatto vive a Mornago in una casa senza caldaia e senza cucina. I famigliari gli avrebbero dato un tetto al momento dell’installazione dell’impianto di riscaldamento. Il controllo dei militari è arrivato prima. Lo stesso 31enne ha sostenuto in aula che era la madre, nonostante la denuncia, ad andarlo a cercare e a preoccuparsi che non vivesse al freddo e avesse almeno un piatto caldo al giorno. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.

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