Cardano, Forza Italia pronta a tradire il Pd. Iametti candidato sindaco? 

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Patrizio Strino e Giacomo Iametti

CARDANO AL CAMPO – Cinque anni fa Forza Italia a Cardano al Campo si presentò alle elezioni insieme al Pd. Una strana alleanza, inserita nel contenitore civico di Progetto Cardano, che Giacomo Iamettiresponsabile Adesioni nel direttivo provinciale degli azzurri – e Patrizio Strinonominato mercoledì 6 marzo commissario cittadino – volevano confermare anche per le Amministrative del prossimo 9 giugno a sostegno di quello che ormai è certo sia il candidato sindaco del centrosinistra, Lorenzo Aspesi. Ma il tradimento è dietro l’angolo. Perché a sfidare l’ex assessore al Bilancio potrebbe esserci proprio Iametti, con il sostegno dell’intero centrodestra.

Il piede in due scarpe 

Soltanto nell’ultima riunione della coalizione Aspesi, risalente a circa due settimane fa, Strino giurava fedeltà al progetto. «Se il provinciale mi obbliga ad andare con Lega e Fratelli d’Italia io straccio la tessera», avrebbe persino detto durante l’incontro, secondo alcuni testimoni. Eppure i berlusconiani è da fine gennaio che meditano il ritorno all’ovile e da allora stanno tenendo il piede in due scarpe. Il cambio di rotta ha una data precisa ed è il giorno in cui Simone Longhini è stato eletto segretario provinciale di Forza Italia. Si tratta di una nomina che era impensabile fino a pochi mesi prima e che ha radicalmente cambiato prospettiva, anche a Cardano. Longhini – che è legato a Iametti da un lungo e solido rapporto politico e di amicizia – sta lavorando al tavolo del centrodestra per ottenere un candidato sindaco azzurro in almeno uno dei più grossi Comuni chiamati alle urne a giugno. E avrebbe individuato proprio a Cardano l’asso vincente puntando sull’amico avvocato, già candidato sindaco del centrodestra nel 2012 sfidando Laura Prati e nel 2014 contro Angelo Bellora

Convincere gli alleati 

Naturalmente, prima di portare a termine il clamoroso voltafaccia, Forza Italia vuole avere l’assoluta di certezza di ottenere il candidato sindaco. E se per la Lega, nonostante qualche malumore interno, potrebbe essere una opzione accettabile, c’è invece da superare lo scoglio di Fratelli d’Italia che tramite il coordinatore territoriale Salvatore Marino ha posto un veto perentorio. Le sue dichiarazioni del 24 febbraio furono fin troppo esplicite: «Giacomo Iametti cinque anni fa si è candidato con la sinistra, quindi paga pegno. Io non ho alcuna preclusione a un suo ritorno nel centrodestra e al fatto che il suo nome possa essere in lista, ma è evidente che non potrà essere il candidato sindaco. Mi sembra il minimo». Da allora si sta tentando una serrata mediazione e le percentuali di Iametti – dicono i beninformati – sarebbero anche in netta ascesa, visto che gli alleati non riescono a trovare un’alternativa di uguale spessore personale e politico da sottoporre come alternativa. I Fratelli non sono però intenzionati a mollare la presa, facendo leva proprio sul continuo atteggiamento ambivalente di Forza Italia e sulla sua ambiguità, testimoniata anche dalla irreperibilità del neo-commissario durante l’intera giornata di ieri. Forse perché alla domanda “Da che parte sta Forza Italia?”, in questo momento non sa dare una risposta nemmeno lui.

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