Ospedale Busto-Gallarate, il Comitato: «Si deroga anche alla trasparenza»

Ospedale busto gallarate Cinzia colombo

GALLARATE – «G’han metu ses ann per tià fora un metaprogetto e mo pretendan che la pöra gent che con i tass la paga tus coss, la faga i uservaziun in trenta dì a studià i cart – che in ghen no nanca tucc – al post de vès in ferii. (Ci hanno messo sei anni per produrre un metaprogetto e adesso pretendono che la povera gente che con le tasse paga il tutto, faccia le osservazioni in trenta giorni, ad agosto, studiando le carte – che non ci sono nemmeno tutte – al posto di essere in ferie?». I componenti del “Comitato per il diritto alla salute del Varesotto” lo provano a dire anche in dialetto, «sia mai che così lo comprendono anche i vertici della Regione» e in particolare quelli della Lega. Si riferiscono naturalmente alla ristrettezza dei tempi per le osservazioni sull’ospedale unico Gallarate-Busto, che devono essere presentate entro giovedì 25 agosto.

I cittadini non devono sapere

Il Comitato, in una nota diramata da Cinzia Colombo (nella foto in alto), sottolineano che non solo è stato derogato il dibattito pubblico, non solo le osservazioni si devono fare entro il 25 agosto, ma sul portale Sivas neppure sono presenti tutti i documenti. E spiega: «Il documento di scoping cita infatti il documento preliminare alla progettazione sviluppato da Asst Valle Olona nel luglio 2021. Documento che risulta approvato con deliberazione di Asst numero 149 del 15.02.2022. Il documento non è però disponibile in Sivas. E neppure nell’albo pretorio e in amministrazione trasparente della Asst la delibera e il documento sono disponibili. Stessa storia per la citata Relazione tecnica del Masterplan Progettuale sviluppato dalla società InAr nel maggio 2022. Insomma si fa di tutto per impedire che i cittadini possano partecipare o anche semplicemente conoscere».

Deroga alla trasparenza

Il comitato di cui fa parte anche Colombo, da sempre voce ferma e contraria alla realizzazione del nuovo ospedale di Beata Giuliana, passa all’attacco: «Si deroga anche alla trasparenza, non certo un bel segnale in vista della gestione degli appalti e delle possibili infiltrazioni di aziende collegate alle mafie, e conseguentemente sulla gestione della sicurezza dei lavoratori nei cantieri. Continueremo a informare e informarci, nonostante le difficoltà ad avere pubblicamente i documenti. Continueremo a difendere il nostro diritto alla salute, di fronte a chi non conosce e non vuole conoscere i bisogni sanitari della popolazione, elemento invece essenziale per progettare qualunque intervento in ambito sanitario». 

Ospedale busto gallarate Cinzia colombo – MALPENSA24