Ospedale unico Busto Gallarate, il Pd: «Solo annunci, nessun atto concreto»

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GALLARATE – Se ne parla (almeno) da luglio 2016, quando i neo eletti sindaci di Busto Arsizio e Gallarate mostrarono il loro sostegno al progetto di un nuovo, unico ospedale, indicando al governatore Maroni alcune possibili aree da considerare per l’ubicazione della nuova struttura. Da allora, nonostante la disponibilità dei due Comuni, la volontà di costruire un ospedale «che diventerà un’eccellenza in Europa» ribadita anche dalla Regione e stabilita l’area in cui l’ospedale dovrà sorgere (il quartiere di Beata Giuliana di Busto) tutto è però fermo.
A denunciarlo, nel corso del consiglio comunale dello scorso giovedì 27 settembre sono i consiglieri comunali del Pd di Gallarate, Anna Zambon e Margherita Silvestrini. I due consiglieri di opposizione hanno infatti posto l’accento sulla situazione di grave emergenza in cui versano attualmente i due ospedali di Gallarate e Busto Arsizio.

Due strutture poco credibili

Posta l’importanza per la città di una struttura ospedaliera che sia efficiente e di qualità, la denuncia di Zambon e Silvestrini parte dal concetto stesso di “cura” e “paziente”. Se per «la Regione Lombardia il paziente è considerato mero fruitore di servizi o attività terapeutiche, prendersi cura di una persona significa invece accompagnarla in un percorso più articolato che supera il decorso ospedaliero». In questa prospettiva, sono da considerare inefficienti gli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate, che si sono sviluppati negli anni in modo del tutto indipendente benché «unite nella stessa azienda con un processo di “fusione a freddo” senza alcuna programmazione che la più grande azienda del nostro territorio, che serve metà della popolazione della provincia, meritava», affermano le consigliere.
Non solo: alcune specialità sono state accorpate solo in uno dei due ospedali, «con un conseguente depotenziamento dell’assistenza verso i degenti. Qualità e quantità delle prestazioni che ne esce inevitabilmente compromessa, a causa anche dell’obsolescenza delle apparecchiature insieme alla carenza di personale medico ed infermieristico». Ne consegue che, allo stato attuale, «è crescente la perdita di credibilità di entrambe le strutture agli occhi dei professionisti e dei cittadini, disaffezione da parte degli utenti e diminuzione degli accessi».

C’è bisogno di risposte

Un quadro «drastico» che però ha portato, secondo Zambon e Silvestrini, «solo ad annunci ma a nessun atto concreto». Le due consigliere hanno ricordato che risale al settembre 2017 l’approvazione di un protocollo d’intesa tra la Regione Lombardia, Busto e Gallarate finalizzato alla promozione di un accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale. «Il protocollo però ha una durata di dodici mesi: è pertanto scaduto». Una situazione che l’opposizione gallaratese giudica di immobilismo «quando, rispetto allo stato dell’ospedale, ci sarebbe bisogno di risposte urgenti ed immediate: il Partito Democratico presenterà una proposta che auspichiamo possa aiutare a superare l’impasse, rivolta alle amministrazioni coinvolte ma soprattutto alla Regione Lombardia affinché si individui una strada risolutiva restituendo ai cittadini strutture sanitarie credibili e di qualità».

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