Ospedali Busto e Gallarate, Fontana taglia nastri: «Investiamo in attesa del nuovo»

BUSTO ARSIZIO/GALLARATE – La nuova rianimazione a Gallarate, il nuovo acceleratore lineare a Busto Arsizio. Il governatore Attilio Fontana visita i due ospedali e taglia nastri per testimoniare che l’attenzione di Regione Lombardia non verrà meno nell’attesa del nuovo «ospedale unificato», come lo chiama il presidente. «Non li lasciamo al loro destino e questa ne è la dimostrazione – sottolinea Fontana -continuiamo ad investire, perché vogliamo che la qualità rimanga alta fino al giorno in cui avremo completato il nuovo nosocomio».

L’intervista ad Attilio Fontana

Il presidente Fontana – stavolta senza la sua vice e assessore al welfare Letizia Moratti, che ha dato forfait in extremis – ha presenziato alle due inaugurazioni, il nuovo reparto di Rianimazione al Sant’Antonio Abate di Gallarate e il nuovo Acceleratore lineare nel reparto di Radioterapia del Circolo di Busto, insieme ai sindaci Andrea Cassani ed Emanuele Antonelli, al presidente della commissione sanità del Consiglio regionale Emanuele Monti e ai vertici di ASST Valle Olona. Un investimento complessivo a favore dell’azienda sanitaria pari a 7,6 milioni di euro, di cui 4,8 su Gallarate (inclusa la futura ristrutturazione del Pronto Soccorso, che raddoppierà di superficie) e 2,8 su Busto.

«Preoccupazioni per il nuovo? Non le capisco»

«Potenziare la sanità territoriale significa anche far crescere e migliorare i nostri ospedali, incrementare la loro attività, per rendere efficace il percorso di continuità assistenziale e la presa in carico globale dei pazienti» le parole di Attilio Fontana. E se rispetto all’emergenza personale il governatore chiama in causa le responsabilità nazionali, come già l’assessore Moratti, le preoccupazioni sulla transizione verso il nuovo ospedale non le capisce: «Si tratta di una scelta meditata dalle due città – sostiene Fontana – è un investimento molto rilevante per realizzare un nuovo ospedale all’avanguardia, tra i più funzionali, moderni e tecnologicamente dotati in Regione. La transizione? La risposta l’abbiamo data oggi, continuiamo ad investire anche nei vecchi ospedali».

Qui Gallarate

Al Sant’Antonio Abate la nuova Rianimazione ha otto posti letto terapia intensiva ed è in grado fornire cure complesse a circa 250 pazienti. Un intervento avviato nel luglio 2020, con la ristrutturazione di una porzione del quarto piano del Padiglione Polichirurgico. La superficie del nuovo reparto è di circa 800 metri quadrati, circa il doppio dell’area occupata in precedenza. Completamente rinnovata dal punto di vista impiantistico, con un nuovo elevatore e il rifacimento di quello collegato direttamente al Pronto Soccorso, ha una serie di pregi, come illustrato dal direttore del reparto, dottor Emanuele Bossi. Dall’introduzione della luce naturale al potenziamento delle dotazioni elettromedicali al letto del paziente (sistemi per emodialisi, sistemi per ventilazioni diversificate, supporti video per procedure diagnostiche), fino alla realizzazione di una sala attrezzata ad hoc per eseguire procedure complesse e di breve durata in pazienti non necessariamente destinati alla rianimazione, ma che richiedono gestioni specialistiche e strumentali proprie della rianimazione stessa. Con il trasferimento dei letti partirà la seconda fase del progetto per strutturare più efficacemente l’attuale Pronto Soccorso, con la separazione dei percorsi.

Qui Busto Arsizio

Il nuovo Acceleratore Lineare della Radioterapia dell’ospedale di Busto Arsizio, utilizzato nella cura dei tumori maligni, è in grado di effettuare trattamenti radianti di estrema precisione, come ha spiegato il neo-direttore del reparto Barbara Bortolato, essendo dotata di sistemi di controllo in tempo reale dei movimenti degli organi interni del paziente e della superficie corporea. Il tutto è gestito da un sistema di controllo informatico di ogni fase del percorso di cura (dal dato clinico a quello tecnico-dosimetrico), ai fini di una sempre maggiore garanzia di qualità e di sicurezza delle terapie. Caratteristiche che permettono di effettuare trattamenti sempre più focalizzati sul bersaglio tumorale da trattare. Molteplici le ricadute positive per il malato: effetti collaterali ridotti, migliore controllo della malattia neoplastica e sopravvivenza degli oltre 600 pazienti trattati.

busto arsizio gallarate ospedali fontana – MALPENSA24