Busto, maltrattamenti al Tosi: archiviate tutte le accuse. Maestre agirono correttamente

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BUSTO ARSIZIO – Nessun maltrattamento in danno dei piccoli alunni del nido Tosi di Busto Arsizio. Le accuse mosse da una coppia di genitori a 5 insegnanti sono state tutte archiviate dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio Stefano Colombo.

Archiviazione tombale

«Un’archiviazione tombale – così la definisce Davide Toscani, legale di alcune delle insegnanti – Che chiude definitivamente la vicenda e restituisce finalmente verità alle mie assistite». Il Gip spiega: “L’attività di indagine consente di escludere, a carico di ciascuna indagata, la sussistenza di una condotta connotata da molestie, violenze o minacce tali da creare penose condizioni di vita a singoli, specifici e ben individuati bambini”.

Le motivazioni del Gip

Prosegue il giudice per le indagini preliminari: “al contrario, le indagini svolte — che devono essere necessariamente valutate ed integrate anche alla luce delle indagini difensive — consentono di ascrivere alle odierne indagate soltanto sporadiche manifestazioni di rigidità e durezza che si sono verificate sostanzialmente per due ordini di motivi: a) in ragione di estemporanee intemperanze dovute allo stress derivante dalla gestione di bambini particolarmente vivaci, esagitati o insofferenti (episodi in cui, quindi, le indagate hanno sostanzialmente “perso la pazienza”), b) a fronte di comportamenti agitati, parossistici e financo violenti (per sé o per altri compagni) dei singoli bambini che hanno richiesto necessariamente interventi educativi più severi ed autoritari“.

Le indagini

Le indagini, condotte dagli uomini del commissariato di polizia di Stato di Busto anche attraverso telecamere nascoste all’interno dell’asilo, erano partite dopo la denuncia dei genitori di uno dei bimbi del nido. Le telecamere erano rimaste attive per un mese, dal 13 maggio al 12 giugno del 2019. Secondo i difensori delle insegnanti da quelle centinaia di ore di filmati non emergerebbe alcun episodio di maltrattamento, semmai comportamenti da intendere quali metodi educativi. Le maestre non erano mai state sospese dal servizio; avevano smesso di operare all’interno del nido solo quando nel marzo scorso il lockdown aveva chiuso tutte le strutture causa Coronavirus.

Le indagini, condotte dagli uomini del commissariato di polizia di Stato di Busto anche attraverso telecamere nascoste all’interno dell’asilo, erano partite dopo la denuncia dei genitori di uno dei bimbi del nido. Le telecamere erano rimaste attive per un mese, dal 13 maggio al 12 giugno del 2019. I difensori delle insegnanti avevano da subito rilevato come da quelle centinaia di ore di filmati non emergerebbe alcun episodio di maltrattamento, semmai comportamenti da intendere quali metodi educativi. Le maestre non erano mai state sospese dal servizio; avevano smesso di operare all’interno del nido solo quando nel marzo scorso il lockdown aveva chiuso tutte le strutture causa Coronavirus.

La procura aveva chiesto una prima archiviazione alla quale c’era stata l’opposizione dei genitori. Il Gip aveva ordinato nuove indagini al termine delle quale il Pm aveva chiesto, per la seconda volta, l’archiviazione di tutte le accuse. Che è arrivata con formula ampissima.

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