Pagamenti in ritardo per gli ex dipendenti della mensa dell’ospedale di Busto

Il padiglione polichirurgico dell'ospedale di Busto Arsizio

BUSTO ARSIZIO – Ritardi nei pagamenti degli ex dipendenti, l‘azienda di catering che ha in appalto la mensa dell’ospedale di Busto Arsizio finisce nel mirino del movimento “Italia Sovrana”. Che ha raccolto la denuncia nei confronti della Slem Srl di Sorrento da parte di due ex dipendenti: uno, dopo aver chiuso il rapporto di lavoro, è stato pagato solo dopo mesi di insistenze, e l’altra, che non si è vista rinnovare il contratto, aspetta ancora il versamento dello stipendio di gennaio e del Tfr.

I precedenti

La situazione della mensa interna dell’ospedale di Busto Arsizio, in gestione all’azienda Slem di Sorrento, era già stata sollevata dalle organizzazioni sindacali confederali provinciali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che lo scorso settembre avevano proclamato uno sciopero, lamentando tra l’altro la «discontinuità nei pagamenti» del personale assunto dalla Slem. Lo scorso autunno si verificarono diversi episodi strani, come addirittura la mancata distribuzione dei pasti in alcuni reparti dell’ospedale di Busto o la distribuzione in ritardo rispetto ai normali orari, pare per carenze di organico dell’azienda appaltatrice, oppure la consegna del caffelatte a colazione nei piatti fondi, a causa dell’assenza dei bicchieri.

La denuncia

Ora sono due i casi di cui si sta occupando il movimento politico “Italia Sovrana. Il popolo al primo posto“, presieduto a livello nazionale da Andrea Caputo e rappresentato a livello locale da Maura Formenti (nella foto). «Ancora guai per l’azienda Slem srl, nuovamente denunciata per illeciti nei confronti degli ex dipendenti – sostiene Caputo – la direzione sanitaria di Asst Valle Olona è al corrente del comportamento denunciato, ma anche del fatto che ci sono dipendenti che operano per l’azienda senza contratto rinnovato».

I casi analoghi

D’altra parte la Slem è nel mirino per problemi analoghi in diverse realtà dove gestisce i servizi di catering. A Civita Castellana, in provincia di Viterbo, otto dipendenti della mensa scolastica attendono da dicembre il pagamento delle retribuzioni, mentre in Basilicata, all’ospedale di Venosa e nelle scuole di Rionero, Viggianello e Senise, i dipendenti attendono cinque mensilità e il pagamento del trattamento integrativo, con l’Azienda sanitaria che, nel caso della mensa ospedaliera, si è impegnata a pagare direttamente le spettanze rivalendosi sull’appalto.

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