Palazzo Estense “tifa” Napoli. Il sindaco contro l’aggressione: «Varese città di sport»

VARESE – «Varese è città di sport. Lo sport è festa, è divertimento e deve esserlo per tutti. Famiglie, giovani, bambini e adulti. Tifare la propria squadra in tutti i modi pacifici, colorati, rumorosi, divertenti è una delle parti più belle dello sport e tutti devono sentirsi liberi di farlo, in ogni città e paese». Con queste parole il sindaco di Varese Davide Galimberti condanna gli episodi di violenza che si sono verificati in piazza Repubblica ieri (giovedì 4 maggio) in occasione della festa scudetto del Napoli. E a Palazzo Estense viene esposta una bandiera della squadra di partenopea.

La condanna del sindaco

«Varese – continua Galimberti – gioisce per le sue vittorie casalinghe, come di recente per basket e hockey, ma è anche città dove tutti possono festeggiare la propria squadra.  Quanto accaduto a Varese, gli scontri e le scritte sui muri, sono da condannare fermamente poichè si tratta davvero di qualcosa di inaccettabile. Una ventina di persone non possono e non devono rovinare un momento di gioia sportiva. La nostra Varese, città di sport, tifa tutti gli sport , tutte le squadre e si complimenta e gioisce con chi ottiene vittorie importanti».

Alfieri: «Episodi inaccettabili»

Anche il senatore varesino del Partito Democratico Alessandro Alfieri ha definito “inaccettabile” quanto accaduto a danno di alcuni tifosi del Napoli: «Quanto è accaduto ieri sera a Varese a causa di alcuni estremisti (eviterei di definirli tifosi del Varese, che sono invece persone appassionate e non violente) durante i festeggiamenti per lo scudetto del Napoli è inaccettabile e deve essere fermamente condannato. Il lancio di pietre sulle macchine, la facciata della scuola di Bizzozero imbrattata e gli atti di violenza contro i tifosi napoletani nel centro cittadino meritano la massima attenzione e una forte risposta da parte di tutte le autorità coinvolte. Episodi come questi non devono ripetersi nella nostra città».

Presa di posizione del PD

Sulla questione interviene anche il segretario cittadino del Partito Democratico, Luca Carignola: «Gli inquietanti avvertimenti girati pubblicamente nei giorni scorsi hanno purtroppo avuto un seguito: aggressioni a tifosi pacifici e imbrattamento dei muri della scuola primaria Marconi. Una famiglia inerte terrorizzata e muri imbrattati da ripristinare, con costi a carico della collettività, non certo degli autori dell’infame gesto. Siamo sconcertati, quanto accaduto ieri sera nella nostra città va condannato con fermezza da tutti e non può essere tollerato. Auspichiamo quindi un rapido ed efficace intervento della Forze dell’Ordine, affinché vengano identificati i colpevoli e non si ripetano più questi gesti infami».

Cancellate le scritte sui muri della scuola di Bizzozero

Sono anche state cancellate gli insulti ai napoletani scritti con bombellata spray nera sui muri delle scuole Marconi di Bizzozero.

A esprimere condanna per gli episodi è stato anche l’assessore Rossella Dimaggio, la quale ha voluto essere presente e simbolicamente dare il primo colpo di rullo per coprire le scritte vergognose sulle scuole Marconi.