Tifosi napoletani aggrediti a Varese: vendetta per la morte di Belardinelli?

daniele belardinelli

VARESE – Tifosi napoletani aggrediti a bottigliate dagli ultras varesini nella notte dello scudetto in pieno centro città. Ma anche cori e scritte razziste. Perché? Gli inquirenti della Digos di Varese stanno passando al vaglio telecamere, social e video registrati dai poliziotti in borghese proprio durante i festeggiamenti del tricolore e l’arrivo in piazza Monte Grappa degli Ultras varesini Firmato: Cuv, Skannati, Arditi e i BH98.

Varese “non gradisce” la festa napoletana

Ma c’è un antefatto. Pesantissimo. Qualche giorno fa, le frange ultrà varesine avevano fatto sapere che Varese tifa Varese. Un comunicato stringato postato sulla  pagina Facebook “Tuttocurve” in cui si leggeva che “non erano graditi i festeggiamenti in città dei napoletani”.

“Perché?”. Senza scavare troppo nella storia delle rivalità tra curve o frange ultrà, emerge un precedente drammatico che “porta” a Varese. Episodio al quale è legato un nome e cognome: Daniele Dede Belardinelli (nella foto in alto), il tifoso varesino (era di Morazzone) morto negli scontri che hanno preceduto la sfida tra Inter e Napoli il 26 dicembre 2018. Stando a quanto ricostruito, gli Ultras varesini erano andati a dare man forte a quelli interisti contro i napoletani. Le due tifoserie sono legate da anni. Belardinelli fu travolto e ucciso dall’auto guidata da Fabio Manduca, non è chiaro, ma è probabile che appartenesse alla tifoseria avversa, durante i tumulti.

Cosa accadde a Milano nel 2018

Inizialmente la Procura aveva impugnato la sentenza per chiedere l’omicidio volontario e quindi una pena maggiore, ma poi la stessa Procura Generale, aveva chiesto la conferma del primo verdetto. l Gup Carlo Ottone del Marchi aveva condannato Manduca a quattro anni di carcere con rito abbreviato per omicidio stradale. Non accolta quindi la richiesta di 16 anni di reclusione fatta dai pm di Milano per “omicidio volontario con dolo eventuale”. Riqualificata, quindi, l’imputazione per Manduca. Il che rappresenta un precedente importante per tafferugli che vedono coinvolti gli Ultras: chi partecipa non è vittima di un reato particolarmente efferato. In questo caso, sinora, l’autorità giudiziaria ha trattato il caso come incidente stradale. La morte di Belardinelli, ancora oggi, viene celebrata come un simbolo. Per tale motivo la festa scudetto dei napoletani per le strade di Varese potrebbe essere stata considerata uno sfregio alla morte drammatica dell’ultras varesino.