Paragone (M5s) a Malpensa: «Una nuova legge contro le finte cooperative»

Paragone M5s  Malpensa cooperative

MALPENSA – Un nuovo testo normativo che preservi le cooperative sane ed eviti che il mondo del lavoro venga inquinato da quelle false, uno strumento utilizzato sempre più – come alla Cargo city di Malpensa – per sfruttare i lavoratori. Lo ha promesso oggi, 25 marzo, il senatore Gianluigi Paragone (Movimento5Stelle), ospite in aeroporto dell’assemblea organizzata dalla Cub Trasporti.

Contro il neoliberismo

Secondo Paragone, il sistema delle finte cooperative è soltanto un aspetto di un più grande fenomeno neoliberista «che tutti insieme dobbiamo fermare». Ha spiegato alla platea: «E’ scientifico. Si sta spostando l’asse, passando dal debito pubblico al debito privato. Diminuiscono i salari costringendo così i lavoratori a indebitarsi con le banche. Di conseguenza una persona indebitata è pronta ad accettare qualunque cosa, anche uno sfilamento dei propri diritti. E’ questo l’inganno principale del neoliberismo».

Le Iene per smascherare le finte cooperative

Nate come soggetto nobile, le cooperative a Malpensa – e in particolare alla Cargo city – da anni vengono invece utilizzate «come una scappatoia per ledere i diritti». Paragone ha lanciato la propria crociata contro questo sistema di dumping e ha annunciato le prime due mosse: un attacco mediatico (attraverso il Fatto quotidiano e le Iene), e uno parlamentare, con la modifica delle norme che disciplinano la materia e rendono possibile le storture denunciate da anni dalla Cub Trasporti attorno all’aeroporto.

Quello che succede a Malpensa

Nella sua introduzione, Renzo Canavesi (Cub trasporti) ha riassunto anni di battaglie a Malpensa contro le finte cooperative. Ha ricordato i 12 giorni di sciopero dei dipendenti Avis che esternalizzò il servizio di pulizia e manutenzione delle auto a noleggio per risparmiare (sulle spalle dei lavoratori), ha raccontato che i dipendenti di un’azienda che avvolge i bagagli «devono appoggiare ogni quarto d’ora il proprio pollice su un macchinario che prende le impronte digitali altrimenti perdono la retribuzione», ha denunciato la giungla dei parking e della Cargo city, ha raccontato al senatore grillino le difficoltà di fare attività sindacale trovandosi spesso da solo, perché «gli altri sindacati firmano ogni cosa». E ha concluso: «Spesso si dice che qui a Malpensa non ci sono regole. Io dico che invece una regola c’è ed è quella di trovare sempre il sistema per fregare il lavoratore». Per fortuna in aeroporto ci sono anche molte realtà sane, ma c’è ancora molto da lavorare affinché non siano sempre di meno.

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