TOKYO – Esordio col botto per l’Italia nella prima giornata delle Paralimpiadi. Sono ben 5 le medaglie conquistate dagli azzurri nel nuoto. I “nostri” Federico Morlacchi e Simone Barlaam non riescono a salire sul podio. Il portabandiera di Luino, futuro papà, ha annunciato che è alla sua ultima partecipazione paralimpica. A tenere alto l’onore della provincia ci pensa una splendida Alessia Berra (nella foto), medaglia d’argento nei 100 farfalla.
L’Italia conquista 5 medaglie
Prima giornata e l’Italia fa subito il botto. Carlotta Gilli domina letteralmente i 100 farfalla, battendo anche il suo record del mondo. Vittoria anche per Francesco Bocciardo, che si conferma dopo Rio dominando i 200 stile libero maschile e stampando un altro record mondiale. La prima medaglia di giornata era arrivata con Francesco Bettella, bronzo nei 100 dorso. Terzo gradino del podio anche per Monica Boggioni, che domina il finale con un grandissimo recupero. La quinta medaglia azzurra di giornata sarà quella di Alessia Berra.
Alessia Berra (Polha Varese) d’argento
Alessia Berra, atleta tesserata per la Polha Varese, è costretta ad arrendersi solo al “ciclone Gilli”, ma conquista una strepitosa medaglia d’argento nei 100 farfalla, riuscendo a tenere alto, anzi altissimo, l’onore della società varesina: il tempo di 1’05”67 sancisce l’ottima prestazione della monzese.
Federico Morlacchi
Nei 400 stile libero il portabandiera azzurro Federico Morlacchi non fa l’impresa (4’24”75 il tempo), ben sapendo che le sue gare saranno altre. “Un finale da alieni, hanno fatto tempi pazzeschi. Adesso passo il testimone a Simone Barlaam: l’età è quella che è, la schiena anche, saranno le mie ultime Paralimpiadi, spero più avanti di togliermi una soddisfazione guadagnandomi una medaglia” la dichiarazione del campione luinese (e futuro papà) a bordo vasca. Morlacchi è alla ricerca di quella che sarebbe l’ottava medaglia olimpica e attende con ansia la “sua” gara, i 200 misti, dove vinse l’oro a Rio.
Simone Barlaam
Sesto posto anche per il compagno di squadra Simone Barlaam (4’22”40 il tempo), crollato nella seconda parte della gara, in una distanza (i 400 stile libero) ancora troppo lunga rispetto alle caratteristiche dell’azzurro della Polha. Il 21enne milanese ha dovuto arrendersi allo strapotere dell’australiano William Martin (4’10”25) e del francese Ugo Didier (3° e 4° posto per gli altri “canguri” Tuckfield e Hall).